Physical Address
304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124
Physical Address
304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124
Cento anni fa, esattamente il 27 maggio 1923, se ne andava don Lorenzo Milani, il maestro, l’educatore e il priore di Barbiana, antesignano del Concilio Vaticano II ma anche del riconoscimento dell’obiezione di coscienza al servizio militare e della riforma della scuola. Un punto di riferimento da sempre per tanta parte del mondo cattolico e non solo, di cui la Chiesa ha riconosciuto pienamente la valenza pastorale ed evangelica solo nel 2017, dopo la celebre visita a Barbiana di Papa Francesco.
“1923-2023, don Milani a cento anni dalla nascita” è anche il tema al centro di un momento di riflessione promosso dalle Acli provinciali di Pisa per venerdì 14 aprile alle 17 nella Biblioteca del Centro i Cappuccini (via dei Cappuccini 2B Pisa). Nell’occasione sarà presentato “Don Milani, vita di un profeta disobbediente” (edizioni Terra Santa), l’ultima opera che Mario Lancisi, giornalista inviato de Il Tirreno e oggi cronista del Il Corriere Fiorentino, ha dedicato al priore di Barbiana. Una vera e propria biografia che parte dalle origini, ripercorrendo anche l’albero genealogico della famiglia del priore, soffermandosi poi sulla sua vicenda umana, cristiana, civile e politica: dalla scuola popolare di San Donato, stroncata dalla curia fiorentina, all’esilio di Barbiana, passando per la bocciatura di “Esperienze Pastorali”, ritirato dal commercio su indicazione del Sant’Uffizio e “L’obbedienza non è più ina virtù”, il testo che ha aperto le porte all’obiezione di coscienza al servizio militare.
Con Lancisi ci sarà Rosy Bindi, già ministra della sanità e delle politiche per la famiglia, oggi presidente del Comitato nazionale del centenario dalla nascita di don Milani, don Antonio Cecconi, assistente spirituale delle Acli provinciali di Pisa e Lia Marianelli, già preside del Liceo scientifico “Dini” di Pisa.
“Don Milani e Barbiana sono anche, e da sempre, bussola che orienta il cammino delle nostre Acli provinciali – ricorda il presidente Andrea Valente -: è lassù che andiamo quasi tutti gli anni, insieme ai giovani in servizio civile o per momenti riflessione spirituale e pastorale rivolti ai nostri operatori. Ricordarlo in occasione del Centenario, dunque, è un atto dovuto e abbiamo scelto di farlo con un momento di riflessione pubblica che si soffermi anche e soprattutto sull’eredità milaniana e la profondità e l’attualità delle sue intuizioni. In uno dei sui ultimi colloqui con il cardinale di Firenze Florit, a un certo punto, don Milani sbottò e disse: “Sa qual è la differenza fra me e lei? Io sono avanti di 50 anni”. Da qui l’accusa, anche di essere presuntuoso. Invece aveva ragione: ce lo ha ricordato Papa Francesco salendo a Barbiana il 20 giugno 2017,chiudendo il discorso commemorativo con queste parole: “Don Milani, il prete “trasparente e duro come un diamante” continua a trasmettere la luce di Dio sul cammino della Chiesa. Prendete la fiaccola e portatela avanti”. Un impegno anche per le Acli pisane”.