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ella calda e affollata notte di Sabato 25 Giugno 2022 in Viale Italia di
Pontedera, nei pressi di un noto locale aperto al pubblico che,
abitualmente, attrae numerosi giovani fino a tarda ora, alcuni di questi
ma anche cittadini abitanti negli immobili circostanti segnalavano,
all’utenza telefonica di emergenza “112” del locale Comando
Compagnia Carabinieri, di avere udito degli spari riconducibili all’uso di
armi da fuoco. Sul posto convergevano immediatamente alcune pattuglie
dell’Arma i cui militari non riscontravano particolari anomalie,
procedendo quindi all’identificazione di svariate persone. In tale
frangente i carabinieri rilevavano il passaggio, ad alta velocità sulla
pubblica via, di un’autovettura dal cui interno verso l’esterno erano
esplosi alcuni colpi di arma da fuoco.
I militari si ponevano all’inseguimento del veicolo poi fermato e risultato
condotto da un 30enne, abitante in un comune vicino, trovato in possesso
di una pistola del tipo scacciacani con la quale aveva esploso i colpi
risultati essere tutti a salve. Il giovane era condotto nella caserma di
Pontedera ove, al termine degli accertamenti di rito, i militari del Nucleo
Operativo e Radiomobile lo denunciavano in stato di libertà per il porto
della pistola a salve priva del regolamentare tappo rosso sul vivo di
volata (segno distintivo di arma non letale) nonché per le esplosioni o
accensioni pericolose previste dall’art.703 del c. p. Il giovane riferiva di
avere sparato a salve per spaventare alcuni suoi coetanei che si trovavano
in Viale Italia e con i quali, poco prima dell’arrivo dei Carabinieri, si era
azzuffato a causa di vecchi rancori.
La vicenda finiva senza la necessità di particolari approfondimenti ma, la
sera dello stesso Sabato, giungeva alla Centrale Operativa dei Carabinieri
di Pontedera una segnalazione circa la presenza, al locale Pronto
Soccorso ospedaliero, di un uomo recante ferite di arma da fuoco ad un
arto inferiore. I militari del Nucleo Operativo individuavano
immediatamente la persona in questione, un 25enne di Pontedera, che era
stato attinto da un colpo di arma da fuoco ad un arto. Il giovane riferiva
che il ferimento risaliva alla notte precedente mentre stava rincasando, a
piedi, nel Viale Italia di Pontedera e che non era ricorso prima a cure
mediche per incomprensibili timori.
Gli investigatori, date le coincidenze di tempo e luogo con l’evento che
si era definito con la denuncia del primo giovane che aveva esploso i
colpi a salve, intraprendevano una serie di articolati accertamenti anche
di natura tecnica, in concerto con il competente Pubblico Ministero della
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pisa. Le indagini,
terminate verso la fine del mese di Novembre u. s., hanno compreso:
l’acquisizione e minuziosa analisi di numerosi filmati registrati
dall’impianto di video sorveglianza comunale e privata dell’area
interessata dagli eventi; l’audizione di numerose persone informate sui
fatti; sopralluoghi e ricerche di ogni utile fonte di prova ed altre attività
tecniche.
Dal complesso investigativo sono emerse chiare responsabilità a carico
del giovane denunciato per avere esploso i colpi a salve (evento
temporalmente successivo al ferimento) con la probabile finalità di
crearsi una sorta di alibi rispetto all’utilizzo di una vera arma da fuoco
come in conclusione é risultato evidente. Infatti é emerso che questi,
prima di esplodere i colpi a salve, nel corso di una lite con altri soggetti,
aveva esploso nella loro direzione più colpi di arma da fuoco, in questo
caso con un’arma letale. Uno di questi colpi, vagante, aveva colpito
all’arto inferiore il giovane che, estraneo ai fatti, si trovava
effettivamente a passare in quel luogo.
Dopo aver vagliato gli accertamenti svolti e le relative fonti di prova, la
competente A. G. di Pisa ha recentemente emesso un provvedimento di
conclusione delle indagini preliminari poi notificato all’indagato,
ritenuto responsabile delle lesioni cagionate alla persona ferita dal colpo
d’arma da fuoco, per avere detenuto e portato in luogo pubblico una
pistola senza alcuna autorizzazione, e, per avere esploso più colpi in
centro abitato lungo la pubblica via.