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Balneari: siamo d’accordo con Mattarella, ci vuole una legge organica!

Presente a Carrara, in occasione del Consiglio direttivo unitario del Sib, una nutrita delegazione di balneari pisani, con il presidente del Sib ConfcommercioPisa Fabrizio Fontani e il direttore di Confcommercio Federico Pieragnoli.

“Passiamo da una emergenza ad un’altra, non c’è giorno che non si parli dei balneari, tutti ne parlano ma nessuno si assume la responsabilità di risolvere questa situazione sempre più incerta e aggrovigliata” – l’allarme del presidente Sib Fontani: “Ancora una volta siamo in attesa di risposte concrete dalla politica, risposte che vogliamo nella direzione di una riforma chiara, organica e definitiva, per trovare una sistemazione adeguata a trentamila imprese in tutta Italia. Ci dipingono come usurpatori di beni pubblici, ma noi chiediamo soltanto di continuare a lavorare come facciamo da decenni, valorizzando gli investimenti fatti in passato e programmando quelli da fare per garantire un futuro non solo alle nostre attività, ma ad un modello di accoglienza ed ospitalità primo nel mondo”.

“Il capo dello Stato ha pienamente ragione nel chiedere un intervento normativo definitivo perché è esattamente quello che chiediamo da sempre” – aggiunge il direttore Pieragnoli: “La proroga delle concessioni demaniali al 31 dicembre 2023 era un atto necessario del Governo per evitare il caos totale e consentire ai comuni di attrezzarsi. Determinante resta l’esito della mappatura delle coste: solo se la risorsa spiaggia risulterà effettivamente scarsa, allora potremmo accettare che le concessioni vadano a gara, ma al contempo dovremmo rivedere un sistema di gare che tengano in grande considerazione i milioni di investimenti fatti. Il turismo balneare italiano è inimitabile e apprezzato in tutto il mondo, costellato da una miriade di piccole imprese familiari che hanno costruito, grazie ad investimenti pluridecennali, un modello di accoglienza unico. Troviamo inaccettabile questa accanita volontà di stampo burocratico-lobbistica di sconvolgere ed espropriare un patrimonio straordinario, uno dei motori più dinamici e vitali dell’economia nazionale. Siamo disponibili ed apprezziamo la proposta di un tavolo interministeriale, ma chiediamo tempi immediati”.