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Negli ospedali più grandi dell’Azienda USL Toscana nord ovest si attivano nuove strutture semplici all’interno delle unità operative complesse di Medicina con l’obiettivo di ridurre i tempi d’attesa in Pronto soccorso.
La presenza di queste nuove strutture è stata sancita in una delibera firmata giovedì 15 marzo dal direttore generale Maria Letizia Casani.
“La sezione integrata alla unità operativa complessa (UOC) di Medicina generale – si legge nel testo della delibera – permetterà di coadiuvare la regia delle attività inerenti le specialità della medicina interna nel presidio, realizzando quindi un rafforzamento della direzione specialistica e una miglior gestione delle attività e dei percorsi ospedalieri, in stretta collaborazione con il Pronto soccorso, con la finalità della presa in carico precoce dei pazienti e dell’ottimizzazione della gestione delle urgenze internistiche”.
In pratica questo nuovo modello organizzativo vuole dare una risposta al cosiddetto fenomeno del “boarding” (pazienti in attesa di ricovero), il fattore che più incide sul sovraffollamento in Pronto soccorso. Avere quotidianamente a disposizione un numero preordinato di posti letto per esigenze di ricovero ordinario potrà sicuramente dare sollievo al PS, limitando le difficoltà che interferiscono con il regolare funzionamento del settore dell’emergenza urgenza, ottimizzando l’utilizzo della risorsa posto letto e potenziando l’interfaccia tra Pronto soccorso e gli altri reparti ospedalieri, perché il buon funzionamento di questo percorso è responsabilità complessiva dell’intero ospedale.
L’ormai nota carenza di personale medico di Pronto soccorso, associata all’elevato numero di pazienti che accedono a tali strutture, rende infatti necessario intraprendere modifiche organizzative che permettano – in linea con quanto indicato anche dalla Regione Toscana – la presa in carico precoce di quei pazienti che accedono al PS per problematiche di natura internistica o comunque medica specialistica (non chirurgica).
Il nuovo modello organizzativo è stato messo in atto negli ospedali di Livorno e Versilia, in cui si sta già registrando un miglioramento nelle performance e nell’integrazione tra Pronto soccorso e Medicina interna. E’ stato anche individuato, in entrambe le realtà, un internista esperto come responsabile della struttura: a Livorno Xavier Rosada e al Versilia Daniele Taccola.
Tra la fine di marzo e l’inizio di aprile il percorso sarà attivo anche negli ospedali di Pontedera, Lucca e Apuane e anche per questi tre presidi verrà bandito entro breve il nuovo incarico per la responsabilità dell’unità operativa semplice.
“L’obiettivo di questa modifica organizzativa – spiega il direttore del dipartimento delle specialità mediche Roberto Andreini – è duplice: accogliere il prima possibile nei letti delle unità operative di Medicina interna i pazienti comunque destinati ad essere ricoverati, riducendo così al minimo l’attesa nei locali del Pronto soccorso e garantire il setting assistenziale adeguato alle patologie internistiche di più elevato impegno coadiuvando gli operatori medici e infermieri del Pronto soccorso nell’appropriatezza e tempestività delle cure . In ognuno dei nostri ospedali maggiori vengono così identificati, all’interno dell’unità operativa di Medicina, 18-20 posti letto dedicati a questa specifica attività. Nelle nuove strutture denominate Unità operative semplici di presa in carico precoce verranno accolti quindi i pazienti destinati a ricovero da PS e anche i pazienti con patologie con gestione più impegnativa sia clinica che assistenziale.
Il personale medico e infermieristico assegnato alle sezioni integrate sarà commisurato alle esigenze, anche logistiche, del singolo presidio ospedaliero.
In estrema sintesi, con questa rimodulazione contiamo di gestire in maniera sempre più appropriata i pazienti provenienti dal settore dell’emergenza urgenza che necessitano di cure internistiche e, aspetto da evidenziare, vogliamo rafforzare e rendere sempre più stretta la condivisione dei casi clinici e la collaborazione tra il personale medico e infermieristico delle Medicine interne e quello del Pronto soccorso, per cercare di ridurre il più possibile il disconfort dei pazienti e il disagio degli operatori del dipartimento di emergenza urgenza.
A tutti gli operatori va il ringraziamento mio e della direzione aziendale per la dedizione, la professionalità e il senso di responsabilità sempre dimostrati”.