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Doppio appuntamento con la Prosa, questo fine settimana, al Teatro di Pisa tappa del felice tour nazionale della nuova produzione firmata Atp Teatri di Pistoia dello Zio Vanja. Il capolavoro di Anton Čechov è il settimo titolo della Stagione di Prosa 2022-23 del Teatro Verdi di Pisa e andrà in scena nell’adattamento e regia di Roberto Valerio in prima recita sabato 25 alle 21 e domenica 26 alle 17.
Questo dramma russo in due atti, che Čechov considerava più una commedia, quasi un vaudeville, fu rappresentato per la prima volta il 26 ottobre 1899 nel Teatro d’Arte di Mosca, con la regia di Vladimir Ivanovič Nemirovič-Dančenko e Konstantin Sergeevič Stanislavskij. Zio Vanja è la rappresentazione delle grandi illusioni, di percorsi che iniziano per poi tornare al punto di partenza, della noia, che non è spazio per la creatività ma anticamera della depressione, maschera della paura che paralizza impedendo di realizzare i propri progetti. Lo zio Vanja di Roberto Valerio è una produzione ATP Teatri di Pistoia Centro di Produzione Teatrale con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Toscana. Nel cast: Pietro Bontempo, Mimosa Campironi, Giuseppe Cederna, Massimo Grigò, Alberto Mancioppi, Caterina Misasi, Elisabetta Piccolomini. I costumi sono di Lucia Mariani, le luci di Emiliano Pona e il suono di Alessandro Saviozzi, con allestimento di Atp.
In una tenuta di campagna c’è una tavola apparecchiata per il tè sotto a un vecchio pioppo, l’atmosfera tranquilla e serena non rispecchia il tumulto dei cuori. La vita quotidiana e monotona di Vanja, sua nipote Sonja, l’anziana maman Marija, Telegin e il dottor Astrov viene stravolta dall’arrivo del professor Serebrjakov e dalla sua bellissima seconda moglie Elena. Questi personaggi sono persone semplici che raccontano il tranquillo flusso della vita. Ogni personaggio anela al bello, al riscatto, all’amore, ma sono tutti incapaci di agire. Vivono in una cappa di noia dalla quale non sembrano intenzionati a fuggire. “È un’opera delle occasioni mancate – spiega il regista Roberto Valerio -, della rinuncia, basata su un meccanismo di inerzia. Come in Beckett i due clown attendono Godot, così i personaggi di Čechov attendono, invano anch’essi, la felicità e un futuro migliore. Non manca l’ironia che pervade tutto il testo”. L’opera presenta continui spunti burleschi e tragicomici: le tante piccole stranezze che coltivano tutti i personaggi li rendono degli amabili stravaganti bislacchi.
Tre le modalità di acquisto dei biglietti (con i relativi sconti consultabili sul sito del Teatro): online su www.vivaticket.com; al botteghino, aperto da martedì a sabato ore 11-13, il martedì, giovedì e sabato anche ore 16-19; per telefono, chiamando al numero 050.941188: dal martedì al sabato ore 9-11; martedì, giovedì e sabato anche ore 14-16.