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Oltre 22 milioni di euro per i servizi e progetti destinati ai nuclei familiari più fragili dei comuni della Zona Pisana (Calci, Cascina, Crespina-Lorenzana, Fauglia, Orciano Pisano, Pisa, San Giuliano Terme, Vecchiano e Vicopisano). Cresce (+2,5%) il valore complessivo del bilancio di previsione 2023 della SdS Pisana, approvato all’unanimità nei giorni scorsi dall’assemblea dei soci dell’ente di via Saragat, che, nel dettaglio, passa dai 21,5 milioni di euro del 2022 ai 22,1 del 2023.
La disabilità domiciliare è il settore che assorbe la quota più cospicua di risorse (5,3 milioni di euro, pari al 24,2% del totale) e anche quello che realizza l’incremento più significativo rispetto al 2022 (1,2 milioni di euro in più). “E’ soprattutto la conseguenza di un’attenzione specifica che abbiamo scelto di dedicare agli alunni con disabilità in conseguenza dell’aumento significativo di richieste in tal senso da parte delle famiglie residenti nei comuni della Zona – ha spiegato il Presidente della Società della Salute della Zona Pisana Sergio Di Maio -: le risorse destinate all’assistenza scolastica specialistica, infatti, sono salite da 2,5 a 3,3 milioni, un incremento del 31,8% in un anno, pari a quasi 800mila euro”. Agli interventi di assistenza domiciliare per le persone con disabilità, per completare il quadro vanno sommati anche i servizi residenziali e semiresidenziali, cui è destinato 1,2 milioni di euro.
Resta significativo, però, anche l’impegno nell’assistenza agli anziani, con i servizi residenziali e semiresidenziali che coprono il 16,2% del bilancio (quasi 3,6 milioni di euro) e l’assistenza domiciliare il 9,6% (2,1 milioni di euro). E quello per l’inclusione sociale, che include anche gli interventi di contrasto alla povertà, pari a 3,4 milioni di euro (il 15,4% del bilancio) e a cui vanno sommate quelle destinate alla copertura dei costi per le 16 assistenti sociali assunte a tempo indeterminato nel 2022, impegnate nei servizi territoriali di segretariato sociale e le altre 13 che saranno assunte a tempo determinato il prossimo anno con le risorse del “Fondo Povertà”. “Per motivi contabili e di bilancio, risultano sotto la voce “attività generali e personale”, ma è evidente – spiega la vicepresidente Valentina Ricotta – che si tratta d’investimenti duraturi nelle politiche di contrasto alla povertà, alla luce anche delle crisi innescate prima dalla pandemia e poi dalle conseguenze della guerra in Ucraina, che rispondono a una scelta politica precisa, condivisa in assemblea, che è quella di andare oltre le misure per tamponare le emergenze del momento, investendo su servizi e percorsi di accompagnamento strutturali nel tempo”. Complessivamente, infatti, la quota destinata alle attività generali e del personale è di 2,6 milioni di euro e, oltre ai costi legati alle assunzioni delle assistenti sociali, include anche 105mila per l’assunzione di nuovi educatori.