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Proseguono gli eventi di valorizzazione e promozione della conoscenza del celebre pittore castelfranchese. Il prossimo incontro è a cura dello storico dell’arte Andrea Baldinotti. Ridare ad Antonio Puccinelli l’attenzione e la visibilità che merita.
È questo l’obiettivo dello studio e dell’approfondimento del quale si parlerà in occasione della conferenza “Antonio Puccinelli da Castelfranco: memoria e opere di un maestro dell’Ottocento toscano”, a cura dello storico dell’arte Andrea Baldinotti, in programma sabato 14 gennaio 2023 (alle ore 21,00 presso la Sala Polivalente dell’Orto di San Matteo). L’appuntamento sarà coordinato dal prof. Andrea Vanni Desideri, direttore dei Musei di Castelfranco e curatore del progetto, e vedrà la presenza del sindaco Gabriele Toti e dell’assessora alla Cultura Chiara Bonciolini.
Continuano gli eventi che celebrano il pittore di origini castelfranchesi, detto appunto “il Castelfranco”, in occasione dei 200 anni dalla sua nascita. L’artista, considerato un precursore del movimento dei Macchiaioli, è celebrato attraverso una serie di iniziative e attività che ne promuovono la conoscenza del patrimonio artistico e ne valorizzano la figura.
Il programma del progetto “Puccinelli 2022”, promosso dal Comune di Castelfranco di Sotto con il determinante contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, della Regione Toscana e del Nuovo Archivio dei Macchiaioli, è sviluppato infatti con livelli diversificati di approfondimento grazie alla collaborazione di storici e storici dell’arte. Queste occasioni hanno lo scopo di presentare al pubblico la figura dell’artista che ebbe un ruolo di protagonista nello sviluppo del linguaggio artistico nella Toscana del 1800.
“L’opera di Antonio Puccinelli, in questi ultimi venticinque anni, è stata finalmente fatta oggetto di un rinnovato interesse da parte della storiografia artistica. Eppure, nonostante gli studi di alto livello di Dario Durbé e dei suoi collaboratori, traspare ancora evidente la difficoltà di inquadrare compiutamente il lavoro del Castelfranco nel complesso panorama del nostro Ottocento pittorico- spiega Andrea Baldinotti- . L’eclettico talento di Puccinelli ha spesso condizionato il giudizio espresso dalla critica nei suoi confronti. La sua appassionata adesione ai temi di genere storico svolti in chiave accademica, lo ha sovente ingiustamente relegato in un ruolo di sbiadito comprimario all’interno della compagine artistica in dialogo con la corrente macchiaiola”.
La conferenza in programma sabato 14 gennaio, nel ripercorrere brevemente la storia della fortuna (e della sfortuna) critica dell’artista, ha appunto l’intenzione di spostare la prospettiva di lettura dell’opera di Puccinelli su un piano di più sereno e articolato giudizio.
Andrea Baldinotti, storico dell’arte, ha studiato all’Università di Firenze con Carlo Del Bravo. Ha approfondito, in numerose occasioni, temi legati all’arte italiana del Quattro Cinque e Seicento, privilegiandone soprattutto il versante iconografico e iconologico; si è rivolto inoltre allo studio di molteplici aspetti della pittura italiana dell’Ottocento e del Novecento, collaborando alla stesura di cataloghi di esposizioni nazionali e estere.
Prosegue nel frattempo l’esposizione all’aria aperta “Puccinelli – il Castelfranco sotto i chiassi”: una mostra diffusa nei chiassi dell’antico borgo di Castelfranco, aperta e fruibile liberamente da tutti. Il pubblico può ammirare 21 riproduzioni di grande formato di una selezione di opere dell’artista, realizzate grazie alla collaborazione del Nuovo Archivio dei Macchiaioli, che illustrano il percorso artistico dell’autore.
A questa esposizione si affianca una mostra virtuale con le opere esposte in un ambiente 3D navigabile, accessibile dal sito web valdarnomusei.it e tramite QR code dalle opere riprodotte nei chiassi.