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Il comune di San Giuliano Terme ha approvato il bilancio di previsione 2023-2025, alla fine dello scorso anno (27 dicembre 2022) è arrivato l’ok del Consiglio comunale. Politiche per i giovani e famiglie, mantenimento dei servizi, nessun aumento della tassazione ma al contempo implementazione dei servizi di manutenzione ordinaria ed efficientamento della spesa, accompagnata dal recupero di crediti ed evasione, sono tra i punti principali della linea di mandato della giunta sangiulianese. L’assessore al Bilancio Matteo Cecchelli e il sindaco Sergio Di Maio tracciano il punto.
“Innanzitutto è doveroso riscontrare che tutti gli indicatori di verifica hanno una rispondenza positiva: il frutto del lavoro di questi anni ci consegna un bilancio che non è in disavanzo né in dissesto e non che ha bisogno di riequilibrio, anni di lavoro che hanno portato il comune ad essere virtuoso nella gestione del bilancio – affermano Di Maio e Cecchelli –. San Giuliano Terme non è un Comune ricco, ma ha un’Amministrazione che riesce a gestire bene le poche risorse a disposizione“. Del resto, puntualizzano i due amministratori, “non si accendono mutui a carico del bilancio dal 2014 e non si accede al fondo di anticipazione di cassa dal 2017, come non si è mai ricorsi ad anticipi di liquidità. Paghiamo i fornitori ampiamente entro la scadenza delle fatture, oltre 9 giorni prima della data prestabilita, anticipando le regole dei fondi Pnrr che richiedono puntualità nei pagamenti“.
Dunque, si riescono a dare risposte concrete e positive sulle imposte che solitamente più colpiscono i cittadini. “L’addizionale Irpef è rimasto invariato con un’esenzione a 15.000 euro di reddito, quasi il 50% dei contribuenti non paga l’addizionale comunale, una misura rivolta a tutelare i giovani, i precari, i pensionati e chi ha un lavoro part time – proseguono –. Anche l’Imu è rimasta invariata e sono state confermate agevolazioni, esenzioni e pagamenti in misura ridotta. Inoltre il Comune compartecipa al costo della refezione scolastica per circa il 50% e per circa il 75% al trasporto scolastico, una manovra per aiutare le giovani famiglie che hanno bambini a scuola e in modo da garantire a questi ragazzi una spesa bassa per la retta della mensa e del trasporto scolastico“.
Certo non mancano le difficoltà, soprattutto i costi dell’energia che in questi tempi stanno colpendo famiglie e amministrazioni. “Purtroppo l’incremento della spesa energetica incide pesantemente sui costi – lamentano Di Maio e Cecchelli –. Il rincaro nel 2022 è stato di circa 450.000 euro annui, circa il 50% in più, siamo riusciti a contenerli grazie alla possibilità data dal governo Draghi di usare l’avanzo del ‘fondone’ Covid. Per il 2023 stiamo cercando di capire quanto il governo Meloni aiuterà i comuni in questa difficile fase: se non arriveranno compensazioni adeguate saremo costretti a compiere dei tagli ed a ridurre il nostro spazio di azione amministrativo. Faremo di tutto per non fare ricadere i costi sui cittadini, ma per un Comune come il nostro, che investe le proprie risorse per il mantenimento di un territorio assai esteso e diversificato, attraversato da una fitta rete viaria e con aree geografiche assai distinte tra loro, sarà molto difficile“.