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Gli attivisti del presidio libera di Volterra hanno avuto, nelle ultime settimane del 2022, una bella occasione di incontro con gli studenti delle scuole superiori.
Alcuni professori avevano già affrontato, con le classi, il tema della legalità, assumendo come base la nostra Costituzione. Altri insegnanti invece hanno proposto a ragazzi il graphic novel “Nostra madre Renata Fonte”, la cui figlia, Sabrina Matrangola, ha regalato un centinaio di copie alla città di Volterra.
Con le classi IV del Liceo della Scienze Umane si è partiti proprio dalla storia di Renata, uccisa per essersi opposta alla cementificazione, progettata con modalità mafiose, di Porto Selvaggio (ora parco naturale del Salento); da qui sono scaturiti approfondimenti su alcuni temi di ecomafia, ed in particolare sul rapporto tra la mafia – particolarmente nelle sue forme più nuove ed “evolute” – ed il territorio.
Con i ragazzi di alcune seconde dell’Istituto Niccolini (indirizzi Amministrativo, Enogastronimico e Agrario – Geometri) si è parlato un po’ a ruota libera della mafia, sviluppando le idee ed i temi emersi in un “brainstorming” inziale.
I ragazzi, qui come al Liceo, ci sono sembrati interessati ed hanno ascoltato in modo attivo. Alcuni hanno mostrato una buona competenza, acquisita attraverso letture e film. Molti hanno fatto osservazioni e domande, “costringendoci” (ma lo abbiamo fatto molto volentieri) ad abbandonare le nostre “scalette” organizzate per costruire con loro un percorso che ha toccato diversi argomenti, dal mercato delle droghe illegali allo sfruttamento delle condizioni di povertà, all’internazionalizzazione delle mafie.
“Il progetto promosso dal presidio Libera di Volterra– dichiara Viola Luti, assessora all’Istruzione del Comune di Volterra – rappresenta un’occasione davvero importante di riflessione sulle tematiche di giustizia e di legalità e il coinvolgimento degli istituti scolastici costituisce un valore aggiunto. La scuola, infatti, è il luogo in cui vengono forniti gli strumenti per sviluppare la capacità critica e in cui il senso civico e l’impegno civile assumono un ruolo centrale per la formazione dei futuri cittadini.
Ringrazio – conclude Luti – Ilaria Oberti, referente di Libera, Antonella Rossetti, volontaria di Libera e responsabile del progetto e tutti i volontari che contribuiscono quotidianamente alla sensibilizzazione e alla promozione di valori fondamentali per ogni società democratica”.
“Per noi – dichiarano i volontari del Presidio Peppino Impastato Volterra – è stata davvero una buona esperienza, che continueremo anche nel resto dell’anno scolastico, ed anche con altre scuole e classi dell’Alta Val di Cecina. Il nostro impegno è di “gettare qualche seme” di cultura della legalità. E siamo sicuri che questi semi cresceranno, anche per l’attenzione che gli insegnanti stanno dedicando alla all’informazione ed alla riflessione sul tema della legalità.
Ringraziamo i dirigenti scolastici, i professori (Mariangela Scaringella, Vittorio Giardi, Monica Montagnani e Simone Maioli) ed anche, e di cuore, i ragazzi”.