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Il PD schiera i suoi vertici regionali, provinciali e comunali per presentare l’avvio della realizzazione del primo lotto della Tangenziale Nord: la Circonvallazione di Madonna dell’Acqua, per un costo di oltre 27 milioni!
La Tangenziale Nord, un’opera pensata in un’altra epoca storica quanto a consapevolezza ambientale, costituirebbe una profonda, estesa e grave ferita nel paesaggio della campagna pisana, irrimediabilmente colpita nella sua naturale continuità.
Una ferita aggravata dalla necessità di intersecare, ancora non è ben chiaro come, l’opera simbolo di questo paesaggio rurale, l’Acquedotto Mediceo, prezioso manufatto seicentesco soggetto a vincoli storico-artistici.
Una ferita che, oltre al resto, renderebbe problematico il collegamento ciclabile delle frazioni del Comune di San Giuliano con Pisa.
Già questo primo lotto, se realizzato, produrrebbe un intollerabile, ingente consumo di suolo e favorirebbe il “riempimento” con nuove previsioni edificatorie degli spazi liberi tra l’edificato attuale e la nuova arteria.
La Città ecologica ritiene del tutto insensato impiegare milioni di Euro per realizzare ancora strade, incentivando così ulteriormente l’uso dell’auto.
La viabilità che può funzionare da circonvallazione della città di Pisa c’è già: l’Autostrada A12 e la FI-PI-LI. L’uso di tali arterie dovrebbe essere incentivato attraverso la rottura degli assi di attraversamento urbani, la gratuità dell’A12 da Migliarino a Livorno e l’obbligo di utilizzo per i mezzi pesanti. Si tratta di misure che regioni intere hanno già adottato e che la Toscana potrebbe chiedere per alleggerire il traffico pesante su tutta la SS1 Aurelia.
La Città Ecologica ritiene che oggi i soldi pubblici debbano essere impiegati in opere che puntino alla riduzione delle emissioni serra e quindi contrastino il riscaldamento globale. In tema di mobilità è pertanto indispensabile puntare su infrastrutture che consentano una drastica riduzione dell’uso dell’auto, come la realizzazione di un sistema di tram-treno dell’area vasta Livorno-Pisa-Lucca con linee urbane nelle singole città e una reale rete di piste ciclabili e ciclovie.
Una domanda sorge spontanea: è questo il modello di governo del territorio che il PD e la coalizione di cui fa parte vogliono proporre per Pisa nel 2023?