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L’anno volge al termine e puntuale arriva l’appuntamento con l’ormai consueto ICity Rank, la ricerca di FPA che misura le performance dei 108 capoluoghi di provincia italiani in termini di trasformazione digitale. Risultati più che soddisfacenti per Pisa, che con 74 punti condivide il 20esimo posto in classifica con Bari e Cesena.
ICity Rank: come si svolge la ricerca
L’ICity Rank è ormai un appuntamento molto atteso dai Comuni capoluoghi di provincia, che grazie alle valutazioni degli esperti possono avere un quadro preciso dei risultati ottenuti in termini di digitalizzazione dei servizi. La ricerca prende in esame, in particolare, 35 indicatori a loro volta basati su 150 variabili, dai quali si ottiene la media aritmetica di otto indici settoriali, ossia: uso dei canali social, open data, servizi online, Wi-Fi pubblico, tecnologie IoT, app municipali, piattaforme abilitanti e apertura.
I risultati così ottenuti permettono di avere indicazioni molto dettagliate sullo stato di salute digitale delle 108 città in esame, in un’epoca in cui internet è sempre più al centro delle nostre attività quotidiane. Se, infatti, le piattaforme di intrattenimento e quelle di gioco basate sull’uso dei passatempi digitali e sugli approfondimenti riguardo le regole della roulette e degli altri svaghi sono già da anni protagoniste di questa rivoluzione, all’interno delle Pubbliche Amministrazioni le nuove tecnologie stanno prendendo piede solo di recente e risulta pertanto molto interessante capire chi stia ottenendo le migliori performance.
A fronte di una generalizzata accelerazione di quasi tutte le città italiane, si riscontra ancora una certa disparità tra nord e sud, ma non mancano esempi di eccellenza anche nel Mezzogiorno.
Quali sono le città più digitali d’Italia
Ancora una volta l’ICity Rank premia Firenze e Milano, che si attestano sulle prime due posizioni del podio, seguite sul terzo gradino da ben sei città: Roma Capitale, Bergamo, Bologna (l’anno scorso terza in solitaria), Cremona, Modena e Trento. Subito dopo queste 8 “eccellenze” troviamo Cagliari e Genova, entrambe al nono posto, quindi Parma e Torino all’undicesimo e Brescia e Venezia al tredicesimo.
Ottimi risultati anche per Palermo – prima città del sud – Reggio Emilia, Prato, Rimini e Verona, appaiata in quindicesima posizione, e per il terzetto composto da Bari, Cesena e Pisa, che grazie al ventesimo posto in classifica rientrano anch’esse tra le cosiddette “città digitali”, gruppo di cui fanno parte infine anche Padova, Lecce, Siena e Vicenza, premiate per la loro capacità di sfruttare in maniera diffusa e continuativa le tecnologie digitali nell’interesse del cittadino.
Per altri 75 capoluoghi si registra una fase intermedia in termini di crescita digitale, mentre per le ultime 7 città (Avellino e Benevento in Campania, Foggia in Puglia, Enna e Agrigento in Sicilia, Rieti nel Lazio e Isernia in Molise), con punteggi inferiori a 30, la situazione appare ancora critica.
Come anticipato, il processo di digitalizzazione corre spedito un po’ in tutta Italia, nonostante permangano ancora delle differenze importanti tra nord e sud, e risulta sempre più ridotta la distanza tra le città di vertice e quelle che stanno risalendo la classifica, un segnale positivo che fa ben sperare per una maggiore omogeneità dei servizi. Messina, per esempio, ha guadagnato ben 34 posizioni passando dal 62esimo posto al 28esimo e avvicinandosi sempre più, con Napoli, Pescara e Lecce, al gruppo delle “città digitali”.
Come stanno migliorando i servizi digitali delle PP.AA.
Il trend positivo che riguarda la maggior parte dei capoluoghi di provincia è ovviamente legato al perfezionamento dei numerosi servizi digitali oggi in uso presso le Pubbliche Amministrazioni, attivati per garantire ai cittadini maggiore flessibilità, una crescente sburocratizzazione e la massima efficienza nella gestione di pratiche e richieste.
In questi anni abbiamo avuto modo di conoscere diversi nuovi strumenti come l’identità digitale SPID, la Carta di Identità Elettronica (CIE) e app come PagoPA e IO che permettono di comunicare rapidamente con gli uffici pubblici, di tenere sempre sotto controllo le proprie posizioni nei confronti della P.A. e di effettuare pagamenti online, a tutto vantaggio della velocità e della praticità degli scambi. Non solo, i Comuni sono sempre più attivi anche sui canali sociale con applicazioni mobili ad hoc, allo scopo di informare in tempo reale i cittadini, e non disdegnano l’utilizzo di tecnologie come quelle dell’Internet of Things a livello territoriale, per esempio per la gestione dei rifiuti e dell’illuminazione pubblica. Tutti questi sistemi rappresentano l’elemento di rottura col passato, soluzioni sempre più diffuse che stanno accompagnando le nostre città nel futuro.
ICity Rank 2022: come si colloca Pisa
Come osservato poco sopra, Pisa esce da quest’ultima edizione dell’ICity Rank con un ottimo posizionamento, valso la conferma tra le città con le migliori performance a livello nazionale. In particolare, la città toscana ottiene punteggi eccellenti nell’ambito delle piattaforme abilitanti, dove si colloca settima con 801 punti, e in quello dei servizi online(settima a pari merito con Bologna, Siena, Cesena e Milano a 886 punti), per un punteggio totale pari a 74 che le vale il 20esimo posto nella classifica generale accanto a Bari e Cesena.