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Festa della Toscana – Dalle voci del Cosmo, alla censura ai tempi del Granduca

Una Leopolda stracolma di studenti, insegnati e cittadini, ha festeggiato, questa mattina, la 23° edizione della Festa Della Toscana, la manifestazione nata per celebrare l’abolizione della pena di morte e della tortura voluta da Pietro Leopoldo, Granduca di Toscana – primo stato al mondo – il 30 Novembre del 1786. Il tema scelto quest’anno è stato l’art 21 della nostra costituzione “Tutti hanno il diritto  manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.

Dopo l’inno nazionale e di quello europeo a cura del coro e dell’orchestra  del liceo musicale Carducci diretti dai maestri Raffaele Della Croce e Lucia Neri sono intervenuti il Presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Gennai “il concetto di libertà di parola è strettamente legato al poter confrontarsi liberamente con altre persone che hanno un’idea diversa dalla nostra”, il Sindaco di Pisa, Miche Conti “la libertà di stampa è un bene costituzionalmente prezioso, nessuna censura è ammissibile a maggior ragione in tempi di guerra dove una delle tante battaglie è quella contro la disinformazione”, il Presidente del Consiglio Regionale, Antonio Mazzeoancora oggi in varie parti del mondo è vietato dire quello che si pensa, la nostra libertà è il frutto della resistenza e di una costituzione antifascista”, il Presidente della Provincia, Massimiliano Angori “occorre sempre confrontarsi, occorre sempre dialogare, occorre  dare sempre a tutti una seconda possibilità” e, infine, la dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, Lorenza Lorenzini “non è possibile pensare alla libertà di parola se manca l’ascolto”. E’ stata poi la volta  di “Donne in ascolto del Cosmo” – nella foto – un incontro a cura dell’Osservatorio  Gravitazionale Europeo  Ego, con Pia  Astone, professoressa dell’Università la Sapienza di Roma e associata all’istituto  Nazionale di Fisica Nucleare  e Julia  Casanueva, ricercatrice di Ego e Massimo Magrini, musicista ed informatico. Ha moderato l’incontro Vincenzo Napolano di Ego. Sono poi seguiti gli interventi di Marco Manfredi su “Libertà di espressione e censura fra Granducato e Italia Unita”, di Fabrizio Franceschini su “Lingua libera e libertà linguistica: Primo Levi e le parole d’odio” e  un intervento, in vernacolo, di Lorenzo Gremigni su “Libertà di parola, libertà di vernacolo”.

Sono intervenuti anche Paolo Cognetti, capogruppo consiliare della Lega “la pena di morte nel mondo è ancora molto diffusa”, la vicepresidente del Consiglio Comunale, Benedetta Di Gaddo (Pd) “solo pochi giorni fa negli Stati Uniti un uomo ha subito la pena capitale” e quello di vicepresidente del Consiglio Comunale, Riccardo Buscemi (Fi) che ha ricordato la vicenda del nostro concittadino Fulgencio Obiang Esono, detenuto ingiustamente in Guina equatoriale.  

La manifestazione si è conclusa, tra gli applausi,  con un intermezzo musicale  del “Concerto d’amore” di De Hann sempre a cura  del coro e dell’orchestra  del liceo musicale Carducci diretti dai maestri Raffaele Della Croce e Lucia Neri.