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Nella mattinata di ieri giornata di commemorazione dei defunti, il Comune di Pontedera ha ricordato Giovanni Gronchi con un omaggio alla sua tomba, presso il Cimitero della Misericordia. La cerimonia ha visto la partecipazione delle autorità civili, militari e religiose, dei rappresentanti del Centro studi Gronchi e della Misericordia e di numerose associazioni e realtà del territorio.
Il Prefetto di Pisa, Maria Luisa D’Alessandro, per conto del Presidente della Repubblica, ha deposto un cuscino di fiori sulla tomba del Presidente Emerito. L’Assessora Sonia Luca, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, ha ricordato la figura di Gronchi sottolineando il legame profondo tra la città e le istituzioni repubblicane. Ecco uno stralcio del suo intervento:
“Pontedera non smetterà di ricordare il proprio concittadino rendendo merito alla sua statura di uomo e di statista.
Come è stato spesso ricordato in queste solenni occasioni, quella di Gronchi è una figura politica e culturale di estrema attualità, come lo testimoniano alcuni passaggi del suo discorso di insediamento
Nel pronunciare il proprio giuramento il Presidente Gronchi ricordava infatti che “dalle tragiche esperienze della storia lontana e vicina scaturisce la persuasione che è necessaria la solidarietà tra i popoli, affinché la civiltà stessa, con i suoi valori morali e umani, non perisca”, evidenziando al contempo come “il nostro paese ha inquadrato con legittime e meditate decisioni la sua politica nelle intese pattuite fra i popoli occidentali, non solo per una preoccupazione di difesa della propria indipendenza, ma per muovere un primo passo verso integrazioni più complesse e più vaste che lo armonizzino in una concezione superiore di pacifica convivenza”
Queste parole risuonano di familiarità come echi di una traversata che ci precede e ci riporta a dover rifare i conti con i conflitti tra nazioni e popoli, con le discriminazioni e con le diseguaglianze sociali.
Ed è anche per queste parole che l’intera comunità di Pontedera vuol continuare a testimoniare il proprio riconoscimento ad una figura il cui lascito culturale e civico è scolpito nell’identità di questo territorio ed il cui insegnamento, ancora oggi, riesce a indicarci la strada da percorrere per affrontare le sfide che i nostri tempi ci pongono davanti.
Questa città che ha dato i natali al Presidente Gronchi ha nei propri tratti distintivi l’attenzione al valore dell’essere umano ed il profondo rispetto della dignità delle persone.
Questa città, che invoca la pace e la cessazione di ogni conflitto, ha nel proprio sostrato il coraggio e la determinazione per contrastare e combattere ogni forma di diseguaglianza, ogni forma di contrapposizione sociale ed economica ed ogni disparità.
Questa città, forte di un tessuto associativo diffuso in ogni ambito della socialità, è profondamente attenta a valorizzare e mai demonizzare le diversità e le differenze.
Quella di Pontedera è una comunità tanto aperta alle sfide del multiculturalismo quanto fermamente esigente perché sia rispettato il patto di cittadinanza sulle regole di convivenza da parte di tutti i cittadini che la abitano e la amano“.
Giovanni Gronchi, pontederese di nascita, fu Presidente della Repubblica nel settennato dal 1955 al 1962. Esponente di punta della Democrazia Cristiana, Gronchi è stato anche ministro, deputato dell’Assemblea Costituente e presidente della Camera dei Deputati.