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Pisa2050, intervento del sindaco di Pisa Michele Conti

L’intervento del sindaco di Pisa, Michele Conti, al convegno “Pisa2050. Connessioni VerdeBlu per la città del futuro”.

Buongiorno a tutti e grazie della partecipazione a questo importante convegno internazionale; ringrazio Paysage, che con noi ha lavorato all’organizzazione, ringrazio ilSole24ore per aver concesso all’evento la media partnership e un’attenzione particolare; ringrazio e saluto i rappresentanti istituzionali presenti, i professionisti e i numerosi e qualificati relatori che illustreranno i loro contributi per una città e un pianeta più green, più sostenibile, più vivibile. Un ringraziamento particolare a coloro che sono arrivati a Pisa da altre città europee, arricchendo questo convegno con esperienze di cui far tesoro, poiché è nostra intenzione prendere spunto dalle buone pratiche di altre città europee per rilanciare Pisa in ambito nazionale e internazionale anche sui temi della mobilità e delle infrastrutture verdi e blu.

Stamani siamo qui anche per rispondere ad alcune domande non banali e proporre soluzioni per centrare obiettivi irrinunciabili: quale pianeta ci ospiterà tra trent’anni? Come saranno cambiate le città nelle quali vivremo e vivranno i nostri figli e nipoti? Quale visione di città stiamo costruendo?

La nostra amministrazione si è data un orizzonte al prossimo 2050 per governare il territorio in modo nuovo, partendo dalle infrastrutture verdi e blu, connesse dal sistema della mobilità dolce delle piste ciclabili, sfruttando meglio una risorsa preziosa che è il nostro fiume Arno.  Ci impegniamo a operare con una visione d’insieme che metta in relazione l’uomo con la natura, generando rapporti di interdipendenza, contribuendo, anche da Pisa, a rendere migliore e più vivibili i nostri quartieri, il nostro territorio, il nostro pianeta.

Il recente rapporto sulle performance ambientali sulle città 2022, pubblicato proprio da Il Sole 24 ore, colloca Pisa al 56esimo posto su 105 città italiane prese in considerazione. Non ci basta l’avanzamento di due posizioni rispetto alla classifica precedente, che comunque segna un trend positivo, ma dobbiamo lavorare ancora per rendere i miglioramenti in atto ancora più marcati.

La strada è comunque tracciata, collocando le connessioni verdi e blu della città, al centro di un quadro più ampio che comprende tre pilastri fondamentali: politiche di mobilità di area vasta, una lungimirante pianificazione urbanistica, un grande piano di opere pubbliche e manutenzioni in città. 

Su quest’ultimo punto permettetemi un passo indietro. 

Quando mi sono insediato in Comune 4 anni fa, ho trovato una città in cui la manutenzione ordinaria era stata completamente trascurata per molti anni, ma in cui c’era bisogno soprattutto di una grandissima opera di manutenzione straordinaria. 

Ci siamo messi subito al lavoro per rinnovare marciapiedi, strade, fognature, illuminazione. Per curare il verde pubblico di parchi, piazze, rotatorie. Per ridare dignità e decoro ai nostri quartieri, alle aree a comune degli alloggi popolari. Non è un aspetto secondario. 

Si progetta il futuro lavorando sul quotidiano, i due aspetti sono legati e imprescindibili.

Abbiamo utilizzato ogni risorsa disponibile: risorse proprie del Comune, mutui, finanziamenti regionali, fondi ministeriali, linee di finanziamento del PNRR, bandi con fondi europei, mettendo insieme uno stanziamento di risorse, concentrato in pochi anni, che a Pisa non si era mai visto e che abbiamo avuto la capacità di trasformare in azioni concrete.

Abbiamo portato avanti, e continueremo a farlo, un vero e proprio piano di piccole e grandi manutenzioni di asfalti e marciapiedi: che ha visto uno stanziamento complessivo di risorse superiore a 8 milioni di euro negli ultimi tre anni. Ad oggi sono oltre 234mila i metri quadrati di strade asfaltate e 21mila i metri quadrati di marciapiedi realizzati. E sono previsti entro il 2023 altri 11mila mq di marciapiedi e altri 65mila mq di asfalti, oltre a 7mila mq di lastricati in pietra nel centro storico.

Da qualcuno siamo stati criticati perché, secondo loro, non ci preoccupavamo della visione della città, della prospettiva a lungo termine. Perché tappavamo le buche e mettevamo “i fiorellini”. Ma così facendo i nostri oppositori non si sono resi conto che hanno contribuito a legittimare un percorso che abbiamo tracciato, da cui non si torna più indietro: la manutenzione è fondamentale perché è alla base della fiducia che i cittadini ci riconoscono. Come amministratori pro-tempore abbiamo il dovere di investire bene i soldi della comunità, questo fa parte della nostra visione strategica per la città: una visione che è ambiziosa e che pretende di affiancare al rispetto di questo impegno, la realizzazione di grandi opere necessarie per aumentare la qualità della vita dei nostri concittadini. 

E qui veniamo ai grandi progetti che, fin da subito, non sono rimasti sulla carta, ma a cui siamo riusciti a dare gambe grazie ad un continuo lavoro per intercettare finanziamenti e che sono diventati cantieri che contribuiranno a riqualificare i quartieri, dedicando attenzione alla rigenerazione urbana, agli spazi comuni, alla mobilità green, alla valorizzazione del patrimonio monumentale. Uno sforzo enorme che ci ha permesso di intercettare e portare in città oltre 160 milioni di finanziamenti pubblici negli ultimi quattro anni.

Partiamo dalle nostre Cartoline dal Futuro, così come le abbiamo chiamate, per tracciare una linea continua tra i nuovi cantieri che sono in corso o in fase di partenza e che cambieranno volto alla città:

– Parco di via Bixio per 1,3 milioni di euro: è in corso il cantiere per quello che diventerà un nuovo polmone verde nel cuore di Pisa;

– Ponte ciclopedonale Cisanello–Riglione per 3,5 milioni di euro: in corso il cantiere per la nuova infrastruttura che ricucirà due parti della città;

– Palazzo Pretorio per750mila: è in corso il cantiere per il restauro dell’edificio simbolo della comunità;

– Stazione e viale Gramsci per 2 milioni di euro: cantiere in corso che ridisegnerà ad una delle zone più nevralgiche e critiche della città.

Oltre a questi cantieri abbiamo realizzato il completamento della Ciclopista del Trammino, sono in corso i cantieri per la sicurezza idraulica a San Giusto, per le Mura Giardino Scotto, per il Bastione Sangallo. Tutti cantieri che sono in fase di esecuzione per un totale di circa 19 milioni.

E poi ci sono i lavori che sono partiti nella seconda parte del 2022 per un totale di circa 11 milioni:

Il Parco Europa, la nuova Piazza Viviani, il Bastione del Parlascio, la palancolatura Canale Navicelli.

Infine ci sono gli interventi già finanziati che partiranno nel 2023 e che riguardano il Progetto PINQUA per la qualità dell’abitare e la rigenerazione urbana nei vari quartieri per un totale di 45 milioni di euro.

Solo adesso, su queste basi, con manutenzioni e grandi opere in corso, possiamo progettare il futuro della nostra città. 

E, a proposito di buona pianificazione urbanistica, abbiamo affiancato ai lavori elencati  un impegno concreto per guardare al futuro che ha portato all’approvazione in tempi record del piano strutturale intercomunale, strumento che abbiamo voluto fosse caratterizzato da una diminuzione di consumo di suolo, esternamente al Territorio Urbanizzato pari a 23mila mq. e di 1.700 mq., internamente al Territorio Urbanizzato, con un recupero di 2mila mq. di suolo e un incremento di superficie utile lorda di 3.064 mq. Nel nuovo PSI sono previste molte attività di rigenerazione urbana, con la riqualificazione dei quartieri, case popolari, parchi urbani, centri di aggregazione. Ruolo primario poi viene assegnato al Piano Urbano della Mobilità Sostenibile che incentiva la mobilità sostenibile, ma anche su vie d’acqua, un rinnovamento del trasporto pubblico locale con la previsione della tramvia, i parcheggi scambiatori per la intermodalità, lo sviluppo di sistemi di bike sharing. Nel Piano viene valorizzata anche la collaborazione con gli altri enti del territorio, ad esempio Ferrovie, per la soppressione dei passaggi a livello, i Comuni di Livorno, Lucca e Firenze, per la realizzazione di collegamenti veloci, le Università, per garantire uno sviluppo compatibile con quello della città, l’Azienda ospedaliera, il CNR, il Parco di San Rossore, la Soprintendenza.

Sono adesso in corso le assemblee pubbliche per il piano operativo, conseguente al piano strutturale, che entrerà nel dettaglio della pianificazione urbanistica che prevede una crescita sostenibile con l’obiettivo di rimediare gli errori del passato, quando da questa città sono stati persi migliaia di residenti a favore dei comuni vicini, con conseguente aumento di traffico in entrata (per venire a lavorare  comunque a Pisa) e crescita disomogenea di quartieri senza servizi e spazi di socialità e di aggregazione. Il nostro obiettivo è riportare le famiglie ad abitare la città, centrando l’obiettivo dei 100 mila abitanti che permetterebbe all’ente locale di gestire meglio i procedimenti complessi della nostra città, anche intercettando maggiori risorse pubbliche.

Per completare il nostro progetto di mobilità sostenibile, lo ribadisco con forza, è necessaria una tramvia, come quella che abbiamo presentato al Ministero delle Infrastrutture e che riproporremo per essere finanziata dai prossimi bandi ordinari sul fondo delle opere pubbliche.

Si tratta di un progetto che rivoluzionerà la città, proiettandola tra le città europee dotate di una mobilità moderna e attenta all’ambiente. L’infrastruttura, infatti, una volta a regime garantirà la riduzione del traffico e dunque anche dell’inquinamento atmosferico cittadino. Con la Tramvia i pisani potranno avere la possibilità di muoversi facilmente, con la garanzia di tempi certi, tra la stazione centrale e l’ospedale e viceversa, grazie anche alla presenza di tredici fermate intermedie e una serie di parcheggi scambiatori, di cui il maggiore di 1600 nuovi posti. Ma anche, sulle altre due linee, previste dal progetto, ai turisti di raggiungere Piazza dei Miracoli e a studenti e ricercatori di raggiungere l’area dei nuovi poli universitari e CNR a San Cataldo, nel limitrofo comune di San Giuliano Terme. Un’infrastruttura che permetterà di mettere in collegamento la cittadella del sapere, quella sanitaria e quella turistica, ricucendo insieme tre anime importanti di Pisa.

Con una città così infrastrutturata potremo essere maggiormente competitivi. 

Siamo consapevoli del ruolo di Pisa nella Toscana e nell’area vasta e siamo convinti di doverlo esercitare a pieno: Pisa, non solo per la sua posizione, è stratregica. È innegabile che la nostra città svolga un ruolo speciale, non solo per la posizione geografica baricentrica tra le province della costa, o perché sede di istituzioni di grande rilievo internazionale, come le tre Università, il Cnr e l’Ospedale, o come sede di monumenti e attrattrice di flussi turistici di rilievo mondiale. Essendo la sostenibilità della mobilità il requisito che più di ogni altro definisce l’accordo, si deve ricordare che questa si realizza principalmente attraverso i mezzi della mobilità green e dei trasporti a trazione elettrica su ferro, considerati come l’antidoto più efficace per ridurre l’inquinamento e la congestione provocati dai sistemi di trasporto su gomma, specie se distribuiti fra tutti i cittadini. Ma proprio questi sono gli aspetti che pongono Pisa in una posizione di privilegio.

Per questo abbiamo lavorato con impegno per arrivare alla firma di un accordo con i sindaci delle città di Firenze, Livorno e Lucca con l’obiettivo di arrivare a definire la collaborazione tra i Comuni per la redazione di un Piano della Mobilità Sostenibile riguardante un adeguamento del sistema delle infrastrutture che collegano la costa al centro della Regione. Il 6 giugno 2022 la bozza è diventata un atto ufficiale, coerente con il Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità (PRIIM), in accordo quindi con la Regione Toscana.

Si è trattato di un accordo che non esito a definire storico: per la prima volta si prendeva ufficialmente in considerazione la necessità che tra i principali centri della costa e il capoluogo regionale prendesse avvio una collaborazione in grado di superare antiche rivalità che non portavano benefici a nessuno, ponendo a disposizione dell’intera Regione gli innegabili contenuti positivi delle singole province. Anche per Pisa, quindi, si è trattato di ampliare la prospettiva sugli interventi necessari oltre i limiti del territorio provinciale, con una visione sul futuro di un’ampiezza mai riscontrati in passato.

Un’idea che guarda al lavoro per Pisa nel 2050, concreta nel presente e ambiziosa per il futuro: un lavoro che affianca interventi piccoli e grandi alla progettazione di crescita e sviluppo per i prossimi anni. Un’idea che, cogliamo oggi l’occasione per condividere e arricchire con i contributi di tutti coloro che parleranno in maniera più diffusa e puntuale degli argomenti in programma. Una crescita sostenibile per una città a misura di cittadino che ha però l’ambizione di essere all’altezza delle proprie, grandi e legittime aspettative.