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Una giornata davvero significativa per il Comune di Calcinaia in cui si è reso omaggio alla figura di un grande visionario come Giuseppe Mazzini a 150 anni dalla sua morte, ma che è stata anche l’occasione per riscoprire un po’ della storia del nostro paese.
Nel pomeriggio di Domenica 20 Novembre è stato infatti inaugurato il restauro della targa marmorea posta nel 1897 in via Vittorio Emanuele II a Calcinaia sulla facciata dell’abitazione all’interno della quale si tenevano le riunioni del circolo mazziniano.
A celebrare questo evento erano presenti tra gli altri il Sindaco del Comune di Calcinaia, Cristiano Alderigi, l’Assessore alla Cultura del Comune di Calcinaia, Christian Ristori e il Prof. Pietro Finelli, Presidente della Domus Mazziniana di Pisa.
Dopo i saluti istituzionali e un breve excursus storico a cura del primo cittadino che ha cercato di condensare in poche parole il pensiero di uno dei padri nobili della nostra democrazia ricordando oltretutto che la sua morte è avvenuta a Pisa, è stato l’Assessore Ristori ad illustrare la singolare storia della lapide dedicata a Giuseppe Mazzini, posizionata quasi a risposta ad un’altra targa commemorativa che l’amministrazione aveva fatto apporre a Fornacette per commemorare il senatore Narciso Feliciano Pelosini scomparso nel 1896. Una vicenda davvero particolare e curiosa che quasi tutti i presenti all’inaugurazione hanno scoperto proprio nel giorno dell’inaugurazione.
Il Prof. Pietro Finelli si è dapprima congratulato con l’amministrazione per questa iniziativa e successivamente ha tenuto presso la Biblioteca Comunale la conferenza dal titolo “Giuseppe Mazzini dalla Patria all’Europa”, un incontro davvero interessante incentrato proprio sulla figura di uno dei pochi uomini politici e pensatori a godere del privilegio di essere rivendicato come padre nobile tanto dai sostenitori dello Stato-Nazione quanto da quelli dell’Unità europea.
In effetti come ha ben spiegato il Prof. Finelli “la contraddizione, in realtà solo apparente, trova giustificazione nello sforzo di Mazzini di riattualizzare gli ideali repubblicani e cosmopoliti settecenteschi, alla luce della nuova temperie romantica che caratterizza i primi decenni del XIX secolo, dominati dall’idea di Nazione”.
Altro perno del pensiero mazziniano è, chiarisce ancora il Presidente della Domus “la profonda convinzione dell’esistenza di una comune cultura europea che rende necessaria e inevitabile la costruzione di uno spazio politico comune, democratico e repubblicano, europeo”.
In sostanza la targa apposta con sottoscrizione popolare dal circolo calcinaiolo ricorda un personaggio storico di primaria importanza per il nostro Paese e che già 150 anni fa aveva intuito l’importanza di una dimensione europea per affrontare uniti tutte le sfide del futuro.