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La Luminara di Pisa è stata una delle protagoniste del convegno internazionale “Patrimonio culturale e rigenerazione urbana. Luoghi materiali e immateriali fra storia, progetti e racconto”, promosso dal Dipartimento di Pianificazione, Design, Tecnologia dell’Architettura della Sapienza Università di Roma.
L’iniziativa si è sviluppata nell’ambito delle attività che il Dipartimento ha messo in campo in occasione della partecipazione alle proposte di costruzione per l’ambito n. 5 del PNRR “Cultura umanistica e patrimonio culturale come laboratori di innovazione e creatività”. Invitati dal Professor Andrea Iacomoni, componente del comitato scientifico del convegno l’assessore alle tradizioni della storia e dell’identità di Pisa Filippo Bedini e il dirigente Giuseppe Bacciardi hanno illustrato alla platea di esperti e specialisti le origini storiche della Luminara e le innovazioni delle ultime edizioni di una delle feste più amate dai Pisani che tradizionalmente illumina i Lungarni il 16 giugno, vigilia della ricorrenza del patrono di Pisa San Ranieri.
“La Luminara è pilasto dell’identità e del senso di appartenenza dei Pisani e patrimonio della nostra città. – ha spiegato l’assessore Bedini – Un momento che sempre di più deve coniugare tradizione e tecnologia, arte antica e contributi di artisti contemporanei, in una amalgama di conoscenze e competenza che vengono dal passato e che si rinnovano da una generazione all’altra. Oltre a impegnarsi per migliorarla nei suoi aspetti tecnici e logistici, la nostra Amministrazione sta lavorando per riaprire il percorso che la porti a essere finalmente riconosciuta come patrimonio immateriale dell’Unesco, per promuoverla al meglio e accedere a possibilità di finanziamenti che consentirebbero di estenderne il percorso, dal circuito dei Lungarni, fino a Piazza dei Miracoli attraverso via Santa Maria, com’era in passato. L’intervento in questo convegno internazionale rappresenta una tappa importante di questo percorso”.
Nella sede del dipartimento è stata allestita una mostra sulla Luminara di Pisa con foto delle ultime edizioni, dei pannelli informativi di documenti storici e un esempio di biancherie e lampanini per illustrare il complesso funzionamento di accensione che danno luogo alla magia della Luminara. Sulla facciata della sede del dipartimento che ospitava il convegno sono state addobbate alcune finestre con le biancherie e accesi i lampanini che hanno illuminato via Flaminia nel centro della capitale. Hanno completato la mostra sulla Luminara, curata dal Prof. Iacomoni e allestita da Giuseppe Bacciardi e Pietro Bottici della direzione tradizioni storiche del Comune di Pisa, le foto concesse da Guido Bettini, Massimo Boi, Diego Sechi, Roberto Tota, Andrea Pucci e i video di Davide Abate, Onda Video e Gran Canal.
STORIA DELLA LUMINARA
La prima edizione, con la traslazione in Duomo del corpo di san Ranieri è del 25 marzo 1688. Le vicende della Luminara hanno seguito costantemente quelle della città. Abolita nel 1867 a causa di una congiuntura economica che obbligava a sospendere l’evento per motivi economici, venne ripristinata nel 1937 in occasione della ripresa di un’altra tradizione storica importantissima per Pisa, il Gioco del Ponte.
Sospesa durante la seconda guerra mondiale, si tornò a vivere la Luminara nel 1952 e la tradizione durò fino al 1966: in quell’anno la violenza dell’alluvione, che provocò il crollo del ponte Solferino e di lunghi tratti del Lungarno, interruppe ancora una volta la Luminara, che venne ripresa soltanto nel giugno del 1969.
Da allora la festa della vigilia di San Ranieri non è più mancata, anche negli anni della pandemia: nel 2020 e 2021 causa covid-19 si è pervicacemente voluto dare comunque un segnale, e perciò è stata allestita simbolicamente su Palazzo Gambacorti e Palazzo Mosca come segno di continuità. Nel giugno del 2022 è tornata a svolgersi regolarmente con nuove biancherie e scelte che hanno contribuito a restituire sempre di più alla Luminara il suo vero volto.