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Il Long Covid è una epidemia parallela? Che impatto ha sul sistema sanitario e sui livelli di salute dei cittadini? Quali effetti ha sul sistema immunitario ed endocrino? Quali sono le complicanze a lungo termine sui pazienti con malattie croniche? Come rispondere a questa nuova sfida che il mondo della sanità si trova ad affrontare?
Sarà sulle possibili risposte a queste domande che si svilupperà la discussione all’evento “Long Covid, una pandemia parallela? Valutare e contrastare le sequele della infezione da SARS-Cov-2 con un modello multidisciplinare”, il corso di formazione organizzato dall’Azienda USL Toscana nord ovest che si svolgerà venerdì 28 ottobre a Volterra.
Indirizzato a medici, psicologi, fisioterapisti, infermieri, logopedisti, pediatri di famiglia, medici di medicina generale, specialisti ambulatoriali e operatori socio sanitari (che possono registrarsi sulla piattaforma “Ermione” dedicata alla formazione del personale sanitario), l’evento ha come responsabile scientifico Guido Vagheggini, referente pneumologo per l’insufficienza respiratoria cronica del Dipartimento di Medicina specialistica dell’Azienda USL Toscana nord ovest, mentre l’animatrice di formazione è la dottoressa Angela Candiello.
“A partire da maggio 2020 abbiamo raccolto dati su pazienti che si sono ripresi con successo da forme acute di Covid-19 – spiega Vagheggini– e la nostra ricerca ha evidenziato che a distanza di settimane e mesi dalla malattia, su questi pazienti si osservano limitazioni persistenti nella funzione respiratoria, deterioramento cognitivo e della salute mentale, dispnea, insonnia, ansia, depressione. E’ il Long Covid, una sindrome ormai nota anche al grande pubblico. Gli stessi ‘strascichi’ sono osservabili non solo nei pazienti che hanno richiesto il ricovero e la terapia intensiva, ma anche in pazienti che hanno superato il Covid-19 con sintomi lievi”.
“In altre parole – prosegue Vagheggini – la pandemia da Covid-19 non si è limitata a riempire le terapie intensive, ma sta continuando ad impattare sul nostro sistema sanitario, perché ha ridotto la qualità della salute di numerosi pazienti. Poiché la pandemia è ancora in corso e i casi di Long Covid sono destinati ad aumentare, serve un nuovo approccio di cura, che integri diverse discipline per migliorare la salute fisica e mentale dei pazienti. E’ quindi fondamentale sviluppare programmi di follow-up e riabilitazione strutturati e interdisciplinari. E anche di questo si parlerà all’evento di Volterra”.
I lavori prevedono la presenza di numerosi professionisti sanitari dell’Azienda USL Toscana nord ovest. Al mattino, a partire dalle ore 9, la prima sessione sarà dedicata alla definizione del Long Covid e ai suoi effetti, con Roberto Andreini, Francesco Pistelli, Spartaco Sani, Laura Carrozzi, Paolo Francesconi, Guido Vagheggini, Benedetta Bellini.
La seconda sezione si occuperà dell’impatto a lungo termine del Long Covid sui malati cronici e vedrà il contributo di Paola Rottoli, Simone Meini, Riccardo Cecchetti, Daniela Boccalatte, Filomena Marrelli.
Nel pomeriggio si terranno due workshop. Il primo dedicato alle esperienza di riabilitazione, con Federico Posteraro, Cristina Laddaga, Federica Bertolucci, Anna Zito, Marco Bresci, Daniela Gaci Scaletti, Lucia Briscese. Il secondo workshop affronterà il tema di un nuovo modello multidisciplinare per curare il Long Covid è vedrà la partecipazione di Renato Galli, Giovanni Grazi, Sergio Monaco, Emilio Pasanisi, Carlo Rossi, Patrizia Fistesmarie.
L’ultima parte del pomeriggio sarà dedicata ai lavori di gruppo sull’inquadramento diagnostico (con Mauro Taccola, Barbara Conti, Simona Ceccanti) sulla terapia farmacologica e non farmacologica (con Manuela Latorre, Giuseppa Levantino, Federica Bertolucci), sul management dell’impatto psicologico (con Stefania Tocchini, Francesca Moretti, Michela Zanetti) e sul programma di follow-up (con Giulio Bardi, Serena Campana, Lucia Briscese).
Il corso si svolgerà alla Scuola Internazionale di Alta Formazione-SIAF (https://www.siafvolterra.eu/), che si trova sulla strada provinciale del Monte Volterrano, in localita “Il Cipresso”, a Volterra (Pisa), ed è realizzato con il contributo di Fondazione Volterra Ricerche Onlus (https://www.fondazionevolterraricerche.org/), e in collaborazione con il Centro Riabilitativo Auxilium vitae di Volterra. Per informazioni inviare una email a angela.candiello@uslnordovest.toscana.it.