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Si è svolto nei giorni scorsi a Vecchiano, in Sala Consiliare, il secondo incontro tra cittadini di Vecchiano, Calci e San Giuliano Terme alla presenza degli Assessori all’Ambiente, Stefano Tordella per Calci e Filippo Pancrazzi per San Giuliano Terme, e del Consigliere Comunale di Calci Sandro Bernardini; a fare da padroni di casa l’Assessora Mina Canarini e il consigliere comunale Gabriele Fabbris. Ha preso parte alla riunione anche l’associazione DES, distretto di economia solidale Altro Tirreno di cui fanno parte i tre gruppi GAS dei comuni interessati. “Abbiamo stabilito che partiremo da novembre prossimo con una campagna comunicativa congiunta sulla Comunità Energetica Rinnovabile (Cer)”, fanno sapere i tre Comuni interessati. “Si tratterà di un’opportunità per contrastare la crisi energetica ma non solo. La Cer è costituita da un gruppo di soggetti che si organizzano per produrre e condividere localmente l’energia prodotta da fonti rinnovabili. Ovvero una comunità locale di utenti che, tramite la volontaria adesione ad un contratto, collaborano con l’obiettivo di produrre, consumare e gestire l’energia attraverso uno o più impianti energetici locali, con l’obiettivo di fornire energia rinnovabile a prezzi accessibili ai propri membri. Il nome stesso indica un cambio di passo importante che lega le questioni energetiche, il consumo e la produzione, alla partecipazione attiva dei cittadini e delle imprese e delle pubbliche amministrazioni, mettendo al centro la relazione sociale, la partecipazione, collegando i fattori ecologici e ambientali di sostenibilità e di economicità, il tutto in una nuova complessiva visione con riflessi in ambiti fino ad ora esplorati in altro modo, come quelli di povertà energetica, di equità sociale ed economica, ma anche di responsabilità rispetto alle proprie abitudini di consumatori”.
La regolamentazione delle comunità energetiche è contenuta prevalentemente all’interno del Decreto Milleproroghe, che recepisce le indicazioni della Direttiva Europea ‘Renewable Energy Directive’. Il decreto stabilisce la possibilità di creare delle comunità energetiche rinnovabili in Italia, comunità il cui fine ultimo è quello dell’autoconsumo di energia. Secondo il decreto Mille Proroghe, a queste comunità può partecipare chiunque consumi energia, quindi privati cittadini, imprese, enti locali.
“Da parte dei nostri tre Enti, dunque, è stata messa a punto una partenza informativa, che prevederà la distribuzione di pieghevoli con informazioni di base sulle CER; poi ci sarà la possibilità di approfondire partecipando a un ciclo di incontri pubblici con esperti del settore e con esperienze pilota di altri territori”.