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“Maria Chiara Carrozza è senza dubbio una delle ricercatrici italiane che con la sua competenza ha saputo offrire un contributo visibile al processo di crescita delle giovani generazioni e allo sviluppo di tematiche avveniristiche in grado di migliorare la qualità della vita della nostra comunità”. Con queste parole, il presidente dell’Associazione Laureati dell’Ateneo Pisano (ALAP), Paolo Ghezzi, ha concluso la lettura delle “Motivazioni” e consegnato il “Campano d’Oro” 2022 alla professoressa Maria Chiara Carrozza, “prima donna di sempre – ha ricordato poco prima – a ricoprire la presidenza del più importante Centro di Ricerca Italiano, il CNR”.
La cerimonia, tenuta giovedì 20 ottobre nell’Aula Magna Nuova del Palazzo della Sapienza, è stata aperta dai saluti del rettore dell’Università di Pisa, Paolo Maria Mancarella, e del sindaco Michele Conti.
“Con la sua attività di ricercatrice, come col suo impegno politico e istituzionale, Maria Chiara Carrozza ha dato e continua a dare un contributo fondamentale allo sviluppo del nostro Paese – ha detto il Rettore Paolo Mancarella – L’Italia, inutile nasconderlo, avrebbe bisogno di più esempi positivi come il suo. Non solo per allargare il numero delle donne nel mondo delle scienze, ma anche per rendere l’Italia un luogo più favorevole all’innovazione, perché è nella ricerca che risiede il nostro futuro. Conferirle oggi il Campano d’Oro, col quale, da più di mezzo secolo, celebriamo quei nostri allievi che con la loro opera si sono distinti nel campo delle istituzioni, della cultura e delle scienze è un grande onore per la nostra comunità. E non credo sia un’esagerazione affermare che in lei, questo riconoscimento, trova la sua massima espressione”.
“L’impegno della professoressa Maria Chiara Carrozza – ha commentato il sindaco Michele Conti – e il suo contributo da docente prima, rettrice della Scuola Sant’Anna poi, Ministro e, attualmente, presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche sono per tutti noi pisani motivo di grande orgoglio. A Pisa ospitiamo una delle più grandi e importanti sedi del Cnr, con centinaia di ricercatori che contribuiscono al prestigio del sistema pisano dell’Università e della ricerca, oltre che allo sviluppo economico, sociale e culturale della città. Ed è doppiamente un onore che questi ricercatori siano guidati da una personalità come la professoressa Carrozza, pisana ed ex studentessa”.
Nella “Laudatio” Paolo Dario, professore emerito di Robotica biomedica della Scuola Superiore Sant’Anna, ha insistito sul profilo scientifico e istituzionale della premiata. “Maria Chiara Carrozza – ha detto – ha interpretato al meglio le qualità che caratterizzano un profilo moderno di docente di statura internazionale: ha condotto ricerche in settori di avanguardia, ottenendo risultati che la posizionano fra le ‘Top Italian Women Scientists’ e fra le migliori ricercatrici del mondo nella Bioingegneria e nella Biorobotica; ha educato e formato un gran numero di studentesse e studenti che si sono poi distinti in ruoli di grande responsabilità e prestigio; ha promosso e partecipato attivamente a iniziative di valorizzazione della ricerca, fondando aziende spin-off e sedendo in Consigli di Amministrazione di grandi aziende. Ma a tutto questo si sono aggiunti negli anni attività di servizio istituzionale e civico di straordinario rilievo, attività di servizio istituzionale che fanno di Maria Chiara Carrozza una figura di altissimo prestigio, che onora al massimo grado l’Università e la città di Pisa, oltre all’Italia tutta”.
La Presidente del CNR Maria Chiara Carrozza ha dichiarato: “sono orgogliosa di ricevere questo premio per il quale ringrazio gli organizzatori e l’Associazione Laureati Ateneo Pisano. Sarò sempre legata alla città di Pisa, dalla quale provengo, e alla sua Università, che ho frequentato durante il mio corso di laurea in Fisica e dove, come me, ha studiato tutta la mia famiglia”.
Dopo l’intervento della premiata, la cerimonia si è chiusa con un omaggio musicale del Coro dell’Università di Pisa.
Istituito nel 1971, il “Campano d’Oro” viene assegnato a ex allievi dell’Ateneo pisano che si sono distinti nel campo della cultura, della scienza, dell’industria e delle professioni. Nell’albo del premio figurano personalità quali Carlo Azeglio Ciampi, Carlo Rubbia, Tiziano Terzani, Andrea Bocelli e, ultimi due in ordine cronologico, Salvatore Settis e Manuela Roncella.