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Al Giardino La Nunziatina giovedì la presentazione del volume edito “La Torre di Marzapane” di Gianluca Samarani

Giovedì 29 settembre alle ore 18, presso il Giardino di La Nunziatina avrà luogo la presentazione di LA TORRE DI MARZAPANE (Edizioni ETS), esordio letterario di Gianluca Samarani. Con l’autore sarà presente il docente Nicola Feo.

Il libro si compone di una raccolta di brevi poemi e racconti, scritti tra la fine degli anni Novanta e gli inizi del Duemila, con al centro le incredibili avventure narrate da Ernesto Marzapane, un curioso personaggio tratteggiato con le sembianze di uno storico e al contempo di un ozioso flaneur.

Ma chi e da dove viene Ernesto Marzapane? Come fa a conoscere così tante storie sulla città di Pisa e i suoi abitanti, la vita universitaria, il Sant’Anna, gli aneddoti veri o verosimili che racconta?

Evanescente, eppure ovunque, sembra sapere tutto di tutti, direttamente o grazie alle fonti della sua sterminata biblioteca, nascosta chissà dove tra le mura della città.

Scoprite le avventure che narra. Forse anche la vostra è tra queste pagine?

Gianluca Samarani è stato Allievo di Scienze Mediche alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa tra il 1998 ed il 2004; attualmente vive da qualche parte sulle Alpi francesi. Neurotipico, moderatamente selvatico, ama definirsi neoterico, anapestico, agiografico ed altri aggettivi di cui non conosce il significato. Nella sua vita ha molto tempo per pensare, ma non si sente obbligato a farlo. Capisce lingue che non parla, parla lingue che non capisce. In un mondo che vuole fare la differenza preferisce aggiungere, anche se quel che più gli piace fare è moltiplicarsi.


I PROSSIMI EVENTI

Il Giardino La Nunziatina, nel centro storico di Pisa a due passi da Corso Italia, è un’arena estiva con cocktail bar, spuntini e area bimbi. Ingresso libero; aperto dalle 18 alle 24

Segui l’estate del Giardino La Nunziatina su Facebook @lanunziatinapisa e Instagram @lanunziatinapisa


STORIA DEL GIARDINO

La fama del giardino di palazzo Mastiani Brunacci, per l’identità esclusiva, per la rarità delle sue piante e per il suo assetto, si deve a Elena Amati, che sposò il cavalier G. F. Mastiani Brunacci, il più ricco dei maggiorenti pisani. Sia il palazzo che il giardino nel XIX secolo furono l’occasione mondana più ambita dell’aristocrazia e dei grand tourist: Madame de Staël, la contessa d’Albany, la duchessa de Berry, Vittorio Alfieri, lord William Hamilton, Elisa Baciocchi Bonaparte, Cammillo e Paolina Borghese, i principi Torlonia, Giacomo Leopardi, furono gli ospiti con i quali Elena aveva rapporti di consuetudine. Non conosciamo il nome del progettista, per l’irreparabile perdita dell’archivio familiare, ma si può ipotizzare che la Mastiani si sia affidata all’architetto Gherardesca che in quel periodo aveva realizzato il monumentale scalone del palazzo e il limitrofo giardino Venerosi Pesciolini.

Nel 1805 lo scienziato Gaetano Savi dedicò alla Mastiani il suo trattato Materia Medica vegetabile Toscana, perché la gentildonna aveva voluto nel suo palazzo un vago Giardino in cui “le piante più belle formano un variato spettacolo”. Sappiamo così che nel Giardino erano presenti i rari Gymnocladus Canadensis, il Laurus Camphora, originario del Giappone, la Sophora Tetraptera, originaria della Nuova Zelanda.

Coevo al trattato del Savi, probabilmente di sua mano, è un rarissimo opuscolo Catalogo delle piante del Giardino Mastiani. Una carta eseguita dall’ingegnere Giacinto Van Lint ci restituisce una pianta del giardino con la presenza, addossata ad un muro di recinzione, di una nicchia a grottesca (forse con statua), di una fontana, di aiuole articolate secondo geometrie e simmetrie ben precise, piedistalli su cui poggiavano i vasi delle piante di agrumi. Il giardino, dopo un periodo in cui è stato cinema all’aperto, è stato riaperto al pubblico solo nel 2021.