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Si è svolta in data 29 luglio 2022 l’approvazione del Bilancio d’esercizio 2021 di Retimabiente s.p.a., atto che ha visto il voto contrario del Comune di San Giuliano Terme.
Retiambiente s.p.a., la società che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti solidi urbani e assimilati, è a totale capitale pubblico partecipato da 100 comuni i delle province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara ed il comune di San Giuliano Terme ne detiene il 1,55% delle azioni.
“I nostri cittadini si sono sempre impegnati per effettuare una corretta raccolta differenziata, tutelando l’ambiente e creando efficienza nel servizio. In passato il nostro Comune ha anche ricevuto il premio di “Comune Riciclone”, ma gli sforzi dei sangiulianesi non sono stati ripagati, anzi sono stati aggravati dagli aumenti tariffari degli ultimi anni. Questa situazione è ingiustificabile” – si esprime con fermezza il sindaco Sergio Di Maio – “tali aumenti sono spropositati e non trovano una chiara specifica da parte del gestore nella formulazione dei costi del servizio. Il nostro comune è attivo nella battaglia sulla Tari da diversi anni, voglio ricordare che due anni fa il Consiglio Comunale deliberò la sfiducia dell’ex Presidente del CDA di Geofor, Fortini, oggi presidente di Retiambiente. Auspico che altri Comuni prendano la nostra stessa posizione per dare un forte segnale di discontinuità su questa gestione”.
“Come Amministrazione Comunale ci siamo attivati stanziando 500mila euro per mitigare l’effetto dell’aumento delle tariffe e per tutelare le fasce più deboli della comunità” – conclude l’assessore Matteo Cecchelli – “Prendiamo atto che ATO Costa con il Piano Economico Finanziario ha già previsto aumenti fino al 32% dal 2022 al 2025. Una percentuale inaccettabile, senza controllo e con poca trasparenza. A 10 anni dalla emanazione della legge regionale per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, “l’A.T.O. Toscana Costa” ha incontrato molte difficoltà e non ha portato ai risultati di economia di scala e di gestione prefissati. Con questa impostazione si è allontanato dai comuni il controllo politico e tecnico diretto della gestione dei rifiuti urbani e assimilati delegando ad un grande contenitore che ha il monopolio della gestione. I comuni sono, di fatto, esattori di una tassa di un servizio che non possono gestire e controllare a pieno. E’ necessario aprire una discussione per rivedere il sistema e la Legge Regionale.”
La votazione bilancio 2021 di Retiambiente ha visto presente il 68.8% dei comuni soci dei quali: il 92% favorevoli al bilancio, il 6% astenuti e il 2% contrari (San Giuliano Terme e Seravezza).