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A seguito dei recenti fatti di cronaca avvenuti in zona Stazione a Pisa e più in generale nel centro storico oltre che in altre zone della provincia, la Prefettura ha richiesto ed ottenuto dal Ministero dell’Interno un invio straordinario di personale della Polizia di Stato, con il fine di aumentare il diuturno pattugliamento degli hotspot, i “punti caldi” della città dove la cittadinanza richiede maggiore sicurezza. Il Ministero, ritenuta adeguata la richiesta pervenuta, dalla seconda metà di agosto ha inviato a Pisa ben 5 pattuglie dei Reparti Prevenzione Crimine della Polizia di Stato, specializzate nel controllo del territorio ed il cui personale frequenta un apposito corso di specializzazione presso la Scuola della Polizia di Stato di Pescara; le pattuglie vengono impiegate dalla Questura a seguito di una analisi criminale che tiene conto dei reati commessi, dei tempi e dei luoghi degli accadimenti criminali, delle segnalazioni dei residenti, delle frequentazioni registrate nei luoghi della città poste di volta in volta sotto attenzione. Vengono coordinate da un Commissario della Questura ed affiancate alle pattuglie, già ordinariamente presenti su tutti i quadranti orari, della Polizia di Stato, dell’ Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale che da tempo si dedicano, secondo le linee guida decise nel Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto, trasfuse in apposite ordinanze operative del Questore, in maniera puntuale e fruttuosa al contrasto dei crimini “da strada” ed al governo dell’ ordine e della sicurezza pubblica sul territorio provinciale. Il fine di questo ulteriore sforzo operativo è quello di assicurare alla cittadinanza adeguati livelli di sicurezza urbana, sia percepita che reale, con costante pressione nei luoghi come il quartiere della stazione che, a Pisa come in altre realtà simili del territorio nazionale, presentano aumentate problematicità. Nell’ ultima settimana di effettuazione dei servizi straordinari in questione i risultati conseguiti sono confortanti:
Particolare attenzione, nello specifico, è stata dedicata agli stranieri irregolari, dopo uno screening effettuato dalla Sezione criminalità diffusa della Squadra Mobile e dalla Sezione Espulsioni dell’ Ufficio Immigrazione della Questura, che grazie alla capillare conoscenza del sottobosco criminale del quartiere della stazione e del centro storico, hanno indirizzato le pattuglie deputate al controllo del territorio verso questo particolare target di soggetti, sovente protagonisti di reati “da strada”. I servizi di rintraccio di stranieri in posizione irregolare hanno consentito, nel medesimo periodo di osservazione (dal 1 luglio al 26 agosto) di avviare le procedure di espulsione, cui nella fase esecutiva hanno contribuito anche le altre Forze di Polizia, nei confronti di 15 stranieri irregolari, rintracciati in zona Stazione. Per 4 di loro è stato emesso decreto di espulsione del Prefetto e contestuale decreto del Questore di lasciare il territorio nazionale, mentre per gli altri 11, con a carico svariati precedenti anche efferati, è stato ottenuto dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza posto ai Centri di Permanenza e Rimpatrio del territorio nazionale, per la successiva definitiva espulsione dal territorio nazionale. Solo nella giornata di ieri la Squadra Mobile e la Squadra volanti della Questura, con un’ azione incisiva e sinergica hanno rintracciato nella zona della Stazione, di Riglione e in centro città ben 5 maghrebini pluripregiudicati, che dopo la notifica del decreto di espulsione sono stati accompagnati, con il prezioso ausilio anche di pattuglie dell’ Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, ad un Centro di Permanenza e di Rimpatrio del Nord Italia, da cui a breve saranno collocati su voli charter diretti ai Paesi di origine.
In sintesi i profili criminali dei cinque soggetti soggetti accompagnati ieri al Centro di Permanenza, a riprova del fatto che il loro definitivo allontanamento dal territorio nazionale consente di intervenire chirurgicamente su soggetti estremamente pericolosi per la tranquillità pubblica: