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L’intervento di Vito Giangreco, segretario provinciale del sindacato SIULP Pisa:
Premesso che la sicurezza è un bene fondamentale, un diritto che deve essere garantito dallo Stato quindi non è di destra né di sinistra, è una cosa seria e come tale deve essere trattata, partendo dai quartieri e soprattutto non deve più essere considerata come un costo del sistema, ma come una precondizione imprescindibile per il sereno e ordinato sviluppo economico, culturale, politico della città ecco perché a nome del S.I.U.L.P.-PISA da anni
insisto a chiedere investimenti sull’aumento degli organici delle forze dell’ordine, investimenti oggi più che mai necessari dopo il lockdown, periodo nel quale ci eravamo abituati ad una “certa tranquillità” mentre ora alcuni eventi delittuosi hanno avuto una nuova escalation.
Purtroppo l’unica novità che si può registrare è il Decreto firmato nei giorni scorsi sull’assetto ordinativo dei compiti e delle dotazioni organiche delle articolazioni periferiche dell’Amministrazione della P.S., adottato ai sensi del D.P.R. n. 208 del 22 marzo 2001, che presumibilmente diventerà attuativo intorno a metà novembre, dal quale, ad avviso del S.I.U.L.P.-PISA, la Questura pisana non avrà la giusta considerazione sotto l’aspetto degli organici, rispetto ad alcune province toscane e ad altre province d’Italia.
Da tale decreto sembrerebbe che, tra i diversi ruoli, la forza organica della Questura di Pisa dovrebbe essere pari a 197 unità, mentre l’attuale risulta composta da 239 (compreso il ruolo tecnico), cioè un ulteriore depauperamento di circa 40 unità oltre ai futuri pensionamenti. Per i commissariati distaccati di Pontedera e Volterra è stato previsto un organico di 45 unità per ognuno mentre oggi Pontedera ne conta circa 30 e Volterra poco più di 20, insomma per i due commissariati un sostanziale incremento.
Se poi la comparazione la estendiamo ad alcune province della Toscana ci si rende conto, ad esempio, che la Questura di Lucca, sempre secondo il Decreto attuativo, conterà ben 228 operatori divisi tra i vari ruoli cioè ben 32 in più rispetto a Pisa, così come la vicina Livorno con 243 operatori ne avrà ben 46 in più e Prato con una previsione di organico pari a 249 unità ne conterebbe addirittura ben 52 in più rispetto a Pisa.
Premetto che le mie affermazioni non vogliono essere qualcosa contro le altre province, se però il riscontro lo estendiamo al di fuori della Toscana, ad esempio ad alcune città che possiamo paragonare alla citta della Torre, come Ravenna città che anch’essa ha due commissariati distaccati (Lugo e Faenza, come Pontedera e Volterra sembrerebbe che per quella Questura siano previsti 262 poliziotti oltre 45 unità per ogni commissariato determinando una differenza di ben 65 unità, ma se poi dovessimo paragonare la situazione pisana con quella pescarese per la quale sembrerebbe previsto un organico di ben 285 polizotti, beh allora la differenza raggiungerebbe addirittura le 88 unità.
Insomma, mentre la politica discute a chi addossare le colpe sugli eventi delittuosi, al di là dei rinforzi inviati dal Ministro Lamorgese che ringraziamo ancora, rimangono inascoltate le richieste di appello di rinforzo di organico e di innalzamento di fascia della questura lanciate dal S.I.U.L.P.-PISA.
Continueremo a rivolgere i nostri appelli al Presidente della Regione Toscana, al Prefetto di Pisa – organo politico in tema di sicurezza -, al Questore titolare tecnico dell’ordine pubblico, ai parlamentari in carica oltre a quelli che lo diventeranno dopo la prossima campagna elettorale, nonché al Sindaco che voglio ricordare ha ruolo consultivo nel comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e che nelle settimane scorse, unitamente ad altre figure, ha tentato di mettere sul banco degli imputati l’azione delle articolazioni di polizia statale e/o l’operato della magistratura, mentre dovrebbe occuparsi principalmente della riqualificazione sociale dei quartieri e del decoro urbano le cui colpe di eventuali inefficienze e insofferenze, senza ombra di dubbio, vanno imputate alla politica tutta.
Il sindacato che rappresento, a differenza di altri, non ha partiti politici di riferimento ma è solito dialogare con tutti a maggior ragione con chi nella propria agenda politica metterà il tema della sicurezza, fuori da logiche propagandistiche, pertanto ribadisco, approfittando della campagna elettorale in corso, tutta la disponibilità a dare un fattivo contributo a chiunque abbia a cuore la sicurezza dei cittadini dell’intera provincia di Pisa, tutelando altresì tutte quelle donne e uomini, a prescindere dal colore della divisa indossata, ricordando che sono Servitori dello Stato e non servi sciocchi del politico di turno e anche padri e madri di famiglia, cittadini ed elettori attivi anche in questa tornata elettorale.
Mi sia consentita un’ulteriore riflessione in qualità di segretario provinciale del S.I.U.L.P.-PISA, primo sindacato di polizia a Pisa, in regione e a livello nazionale, rivolgo un invito alla Dottoressa D’Alessandro ad istituire un Osservatorio Permanente sulla Sicurezza prevedendo anche la partecipazione del S.I.U.L.P.-PISA (oltre che delle altre OO.SS.) che in tema di rappresentanza e di sicurezza non è secondo a nessuno e che potrebbe dare da soggetto competente e preparato, alla stregua dei tanti numerosi partecipanti ai Comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica, un valido contributo in termini di sicurezza per tutti i cittadini dell’intera provincia pisana.
Per concludere, ognuno faccia la sua parte, la sicurezza è di tutti.
Il Segretario Generale Provinciale
S.I.U.L.P.- PISA
Vito Giangreco