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Continua a far discutere l’addio del Cascina calcio e il suo spostamento verso Ponsacco, di fatto la cittadina sarà senza la squadra di calcio nella prossima stagione. La politica si rimbalza la responsabilità ma il dato di fatto da cui partire è proprio l’allontanamento dei nerazzurri dal proprio centro. Di seguito le argomentazioni di Dario Rollo, il quale risponde alle dichiarazioni dell’amministrazione comunale di Cascina:
Sindaco e assessore cercano di nascondere il loro fallimento sul Cascina calcio – afferma Dario Rollo consigliere del gruppo “Valori e Impegno Civico Dario Rollo”. I cittadini meritano chiarezza con documenti ufficiali, altrimenti è politica da bar, cosa che riesce bene agli attuali amministratori. Mi accusano di aver tolto all’associazione l’impianto sportivo “Redini” quando invece l’affidamento è avvenuto con regolare bando pubblico nel 2018 (Determina n.678). Ad agosto 2018 sono state aperte le due offerte pervenute da RTI Atletico 2018 (costituito da Pol. Pulcini Cascina e Atletico Cascina) e ASD Cascina. L’offerta tecnica ha visto ASD Cascina totalizzare 51 punti a fronte dei 45 del RTI Atletico 2018, a dimostrazione che la prima società offriva tecnicamente un progetto migliore, e solo con l’offerta economica (30 punti contro 19,52) RTI Atletico 2018 è riuscito ad aggiudicarsi la gestione per un anno. Pertanto, in passato, a differenza di oggi, il rispetto della legalità era cosa prioritaria in quanto gli affidamenti avvenivano attraverso bandi pubblici.
Successivamente, sempre la scorsa amministrazione, ha avviato un progetto di riqualificazione gestionale e strutturale dell’impiantistica sportiva comunale (Det. n.10/2019) e ha prorogato la gestione, per approfondimenti tecnici, fino al 2021 nell’ottica di unire diverse società sportive del territorio al fine di creare un percorso duraturo e che traguardasse al futuro. Nel 2021 l’attuale amministrazione, anziché pubblicare un nuovo bando pubblico (è vietata la proroga della proroga!) o concludere l’iter di riqualificazione, ha rinnovato per tre anni l’affidamento (det.575 del 09/07/2021) all’attuale gestore degli impianti. La giustificazione della proroga, si legge nelle considerazioni della determina, è che “l’impianto sportivo è oggetto di una procedura amministrativa avviata (in esecuzione della Delibera di Giunta Comunale n. 159/2018) con Determina n. 10/2019 e finalizzata alla riqualificazione gestionale e strutturale dell’impiantistica sportiva comunale”. Peccato che tale iter, sempre l’attuale amministrazione, non lo stia portando avanti motivando l’esistenza di vincoli urbanistici, vincoli che però scompaiono, o comunque vengono bypassati con escamotage, per interventi nell’area “ex campi da tennis”. Vincoli che non permetterebbero neanche gli interventi impiantistici che il sindaco ha sbandierato in questi giorni. Mi stupisce anche una certa superficialità da parte di alcuni tecnici comunali nell’affrontare il problema. Per quanto riguarda le affermazioni degli amministratori: “Nessuno ottiene più di altri. Ci sono bandi per i contributi per tutti”, sarebbe interessante spiegare i 20.000 euro erogati direttamente al gestore dell’impianto Redini nel 2021, sottraendoli dagli utili delle farmacie comunali, senza bando e senza giustificazione degli interventi realizzati. Gli “sbadati” attuali amministratori dimenticano anche che la società ASD Cascina cambiava proprietà proprio nel 2018 e affrontava una situazione difficile. I nuovi dirigenti dell’associazione calcistica sono riusciti a ripianare un deficit e conseguire, anno dopo anno, due promozioni fino alla serie D oltre alla vittoria della Coppa Italia Promozione Toscana
. Tutto questo anche grazie alla disponibilità e al supporto del comune di Cascina negli anni scorsi. Supporto che è completamente mancato con la nuova amministrazione. E’ inutile girarci intorno, il risultato finale è che l’attuale amministrazione ha fatto scappare il Cascina calcio, che la città ha perso la serie D, che le tante società calcistiche presenti sul territorio sono alquanto critiche sulla gestione di monopolio dell’area Spazzavento e che il sindaco e l’assessore hanno dimostrato, per l’ennesima volta, di raccontare bugie pubblicamente – conclude Rollo.