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Sciopero nazionale taxi 5-6 luglio, Cna prevede adesione elevata tra i tassisti pisani

Il fermo per protestare contro il Ddl Concorrenza che punta a liberalizzare il settore. Per le 48 ore di martedì 5 e mercoledì 6 luglio è previsto uno sciopero nazionale dei taxi contro il Ddl Concorrenza. Anche numerosi tassisti pisani, rappresentati da Cna Pisa, incroceranno le braccia e andranno a Roma per protestare contro l’articolo 10 del Ddl Concorrenza

sull’adeguamento dell’offerta di servizi alle forme di mobilità che si svolgono attraverso applicazioni web che utilizzano “piattaforme tecnologiche per l’interconnessione dei passeggeri e dei conducenti. L’associazione di categoria pisana prevede un’adesione elevata allo stop ma resteranno garantiti i servizi essenziali quali il trasporto in ospedale o i trasferimenti di urgenza.
Ad entrare nel dettaglio delle ragioni del fermo ci pensa il presidente Cna Taxi Pisa, Claudio Sbrana: “Siamo costretti, nostro malgrado, in un momento centrale di ripartenza del lavoro dopo due anni di stop causati dalla pandemia, a dichiarare il fermo nazionale di 48 ore della categoria taxi. Questo perché il Governo centrale è intenzionato a portare avanti il Ddl concorrenza senza voler sentire ragioni sulle eventuali modifiche richieste da tutte le categorie. Nello specifico l’esecutivo ha voluto inserire il servizio taxi nel Ddl concorrenza senza tener conto che la legge Bolkestein non prevede la categoria taxi perché considerati servizio pubblico non di linea. Da un paio di anni siamo fermi sulle medesime richieste che, ahimè, sono rimaste sempre inascoltate. Vale a dire la regolamentazione delle piattaforme di distribuzione chiamate, un registro nazionale di taxi e ncc e la targa professionale. Adesso basta: migliaia di ditte che pagano regolarmente le tasse verranno spazzate via dallo strapotere economico delle multinazionali. Ecco perché, compatti, dichiariamo il fermo nazionale della categoria.

In foto Claudio Sbrana, presidente Cna Pisa Tassisti