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Riceviamo e pubblichiamo una nota di “Potere al Popolo” riguardo ai servizi sanitari in toscana, e alle difficoltà in cui si trovano in questo momento:
Non è certo motivo di vanto l’affermare ancora una volta: “l’avevamo detto”. C’è invece la convinzione di aver sempre guardato alla realtà delle cose, la rabbia per quello che andava fatto e non è stato, e la consapevolezza della necessità di continuare a denunciare e ad informare.
Ed ora si vuole far finta di correre ai ripari cercando con un dito di tappare falle impossibili da chiudere se non con serie proposte strutturali. E sono intimamente connesse le vicende che vedono da un lato la dismissione del Presidio Sanitario del Litorale Pisano, gestito dalla Pubblica Assistenza, come dall’altro la crisi del trasporto con ambulanze, che vede coinvolte la Croce Rossa, Le Misericordie e le stesse Pubbliche Assistenze.
La denuncia più immediata è sempre la stessa: carenza di fondi, di interventi, di personale per entrambe le situazioni!
Potere al Popolo! a Pisa ha voluto da sempre evidenziare come la crisi pandemica non abbia in realtà fatto altro che mettere in luce tutte le manchevolezze di un sistema sanitario già di per sé deficitario. Un sistema che nella Toscana è stato sbandierato per anni come fiore all’occhiello di una classe politica a guida centrosinistra e che invece anno dopo anno, è stato via via sempre più smantellato. Chiusura dei piccoli ospedali di zona che costringono anziani e fragili che abitano nelle aree più periferiche a lunghi trasferimenti, anche per una semplice analisi clinica; riduzione costante dei posti letto; riduzione costante del personale e soprattutto inesorabile e progressiva privatizzazione dei servizi, sia interni che esterni in ottemperanza alle indicazioni di un’Unione Europea che ci vuole sempre proni e pronti alla svendita di ogni servizio e patrimonio pubblico in nome del guadagno di pochi a danno di tutti noi.
E’ inutile invocare la presenza delle “istituzioni” ai tavoli in cui si discutono questi problemi. I cittadini hanno tutte le ragioni per essere arrabbiati, in special modo contro chi ripete in ogni momento che per risolvere le questioni di ogni giorno non ci sono mai fondi. Noi la nostra proposta l’abbiamo e continueremo a gridarla in ogni occasione: far ritornare nell’alveo delle spese sociali i 190 milioni di Euro stornati per costruire la c.d. Base di Coltano significherebbe dare immediatamente fiato ad un sistema sanitario da far rifluire senza indugi sotto il controllo pubblico.
E questo deve essere solo un primo passo verso una riconversione totale di Pisa come Città Pubblica! per la quale non è più rinviabile né un percorso di possibile municipalizzazione del servizio sanitario del litorale, con l’assunzione di tutto il personale della Pubblica Assistenza di Marina da parte della ASL, né la ripubblicizzazione di tutti gli altri servizi (trasporti, acqua, igiene urbana).
Nella lunga campagna iniziata per defenestrare finalmente la giunta fascio leghista che governa la città, grazie alle nefandezze amministrative della precedente a guida PD, ci batteremo per il ripristino di un vero controllo popolare nella gestione di questi servizi essenziali, attraverso il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte e decisioni inerenti la loro vita ed i territori dove abitano.