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Marina di Pisa, giornata di disagi per un guasto sulla rete elettrica

Sarà una giornata di disagi quella di mercoledì 13 luglio per decine di negozi, bar e ristoranti di Marina di Pisa che dovranno sospendere la propria attività per l’interruzione di energia elettrica a causa di un intervento programmato da Enel a partire dalle 8.30 del mattino.

“Si tratta di lavori urgenti e non procrastinabili, come dichiarato dalla stessa società, e proprio alla luce di questa emergenza abbiamo immediatamente scritto ad Enel per chiedere di anticipare i lavori di alcune ore, in modo da avere il minimo impatto sulle attività e allo stesso tempo consentire le necessarie operazioni” afferma il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa, Federico Pieragnoli. “Purtroppo Enel ha risposto che, trattandosi di un intervento urgente, non è possibile effettuare il lavoro in altri orari. Prendiamo atto della ferma replica alle nostre osservazioni, ma proprio in virtù di questa urgenza ci chiediamo: non era possibile anticipare i lavori iniziando alle 5.30 del mattino? Era una soluzione di assoluto buon senso che avrebbe permesso di effettuare ugualmente l’intervento senza danneggiare il lavoro di imprenditori che invece non potranno nemmeno alzare la saracinesca per chissà quante ore”.

L’intervento interesserà alcune tra le principali strade e piazze di Marina di Pisa: via Repubblica Pisana, via Ivizza, via Moriconi, via Don Mander, piazza Baleari, piazza Gorgona e strade limitrofe.

“In un periodo di piena stagione turistica, con i negozi e i locali che tornano finalmente ad accogliere i clienti a pieno regime, si crea un enorme danno in primis a imprenditori e commercianti, ma anche ai tanti residenti e visitatori che frequentano Marina in questi giorni d’estate. Gli imprevisti sono all’ordine del giorno e siamo consapevoli di quanto il clima torrido e gli importanti carichi di lavoro a cui sono sottoposti gli impianti mettano a dura prova il servizio di distribuzione dell’energia, ma in questo caso per limitare al minimo i disagi bastava un po’ di buon senso anziché una cieca e ottusa inflessibilità”.