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L’Azienda USL Toscana nord ovest interviene nel dibattito che in questi giorni tiene banco sugli organi di informazione locale relativo alle difficoltà che stanno incontrando le associazioni di volontariato che svolgono servizi di emergenza 118.
“Piena disponibilità ad affrontare le problematiche che rendono difficoltoso a queste associazioni l’erogazione dei servizi di assistenza ai cittadini. L’Azienda USL Toscana nord ovest considera i tavoli locali come luogo di primaria importanza per la loro funzione di proporre azioni a livello locale che poi il tavolo aziendale ha il compito di analizzare e approvare. Tuttavia non possiamo nasconderci che alcuni fattori di crisi siano sistemici e, a questi, la Asl da sola non può dare risposte adeguate”.
“E’ probabile che il periodo di pandemia abbia reso meno frequenti gli incontri del tavolo locale con le associazioni di volontariato e questo può aver determinato una percezione di criticità, ma l’ascolto non è mai mancato e l’impegno dell’Azienda è di riprendere gli incontri in modo regolare. E’ chiaro che ci sono una serie di questioni, tra quelle sollevate in questi giorni, che necessitano di una riflessione più ampia, La crisi del servizio civile, la carenza di volontari, le spese per assicurazioni, manutenzioni, dispositivi di sicurezza e il tariffario dei rimborsi sono elementi che contribuiscono a determinare l’attuale difficoltà. Rispetto ad esse, tuttavia, questa Azienda non può intervenire in maniera diretta. Lo stesso vale per il rincaro delle bollette e dei carburanti. Su queste problematiche l’AUSL condivide le preoccupazioni delle associazioni, che rischiano di non riuscire a mantenere i servizi di emergenza, ribadisce la propria disponibilità a farle presenti in tutte le sedi istituzionali, ma sottolinea che per affrontarle in modo adeguato c’è bisogno dell’intervento di organi regionali e nazionali per trovare le soluzione più adeguate, alle quali questa Azienda darà il proprio contributo”.
“Su altre questioni, invece, l’AUSL può intervenire in maniera fattiva al superamento delle condizioni di criticità”.
“Relativamente al riconoscimento dei periodi di attesa senza interventi delle ambulanze, lo stand-by viene riconosciuto al numero di ambulanze ritenuto necessario alla copertura del territorio e quindi varia a seconda delle zone. Tutte le associazioni sono poi libere di dare una disponibilità quando vogliono, che può poi essere utilizzata in emergenza dalla centrale operativa territorialmente competente”.
“Per quanto riguarda le attese dei mezzi al pronto soccorso, da un punto di vista economico, la sosta prolungata di un mezzo di soccorso è in effetti penalizzante per le associazioni, quindi su questo aspetto occorre trovare delle soluzioni tra sistema di emergenza territoriale e rete degli ospedali, anche alla luce della imminente riorganizzazione, da parte della Regione Toscana, del servizio di 118, con una nuova ripartizione della presenza dei medici sui mezzi”.
“L’Azienda USL Toscana nord ovest è consapevole dell’importanza strategica che le associazioni di volontariato continuano ad avere nell’assicurare alti livelli di assistenza ai cittadini, è disponibile a cercare e a implementare, con il fondamentale apporto dei livelli istituzionali regionali e nazionali, ogni soluzione sostenibile adeguata per superare l’attuale momento di criticità ed è disponibile ad un incontro con le associazioni di volontariato”.