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Altaroma, Istituto Modartech porta in passerella Cancel culture

Cancel culture, coscienza ambientale, lotta ai pregiudizi e autoaccettazione sociale: gli studenti di Istituto Modartech portano in passerella i valori di una generazione ad Altaroma. Tra i 30 finalisti del 32° Concorso nazionale professione moda giovani di CNA Federmoda, tre arrivano dal corso di laurea in Fashion Design della Scuola di alta formazione con base a Pontedera e collaborazioni attive nei principali distretti del Made in Italy. Il fashion show e la premiazione sono in programma venerdì 15 luglio alle ore 12 al Guido Reni District, nell’ambito della settimana della moda romana.

Non solo valori generazionali, ma identificativi di un approccio, quello di Istituto Modartech, che mette al centro l’artigianalità e il saper fare tipicamente toscani: il Made in Tuscany scenderà sul catwalk con le collezioni realizzate dai giovani designer come progetti di tesi. Numerose le collaborazioni con le realtà imprenditoriali del territorio, dalle concerie del Distretto del Cuoio alle aziende del tessile di Prato, fino a brand moda e partner tecnici in ambito di stampe, accessori e lavorazioni particolari.

Carlotta Citi, finalista nella sezione Abbigliamento, intitola la sua collezione “Cancel culture”, l’atteggiamento assunto da un gruppo più o meno vasto di persone che si schiera in posizione antitetica e opposta rispetto alle azioni e alle parole di un individuo o di un altro gruppo. Dalle sperimentazioni con stampe che richiamano il calore del fuoco, alle particolarità modellistiche che oscurano determinate parti del corpo fino agli interventi artigianali che bruciano il tessile, la collezione della designer è esteticamente forte e impattante basata su contrasti materici, di volumi e forme che conferiscono al progetto uno stile seasonless e genderless.

Nicole Lepori, finalista nella sezione Maglieria, intitola “OFF” la sua capsule collection e riflette sul cambiamento climatico e la coscienza ambientale, contrapponendo le atmosfere metropolitane ai ritmi lenti della natura. Le lavorazioni a maglia e ai ferri con fettucce e filati in cotone richiamano il rituale lento e spensierato dei parenti in campagna, mentre i tessuti in gabardina mixati a canovacci e tovaglie simboleggiano la tavola in cui si riunisce la famiglia a fine giornata. Ricordi di leggerezza e libertà bucolica rimangono impressi nella memoria e li ritroviamo nelle fantasie a quadri e nei colori sgargianti dei tessuti, in cui l’upcycling gioca un ruolo da protagonista.

Alessandra Caroti, finalista nella sezione Accessori e Pelletteria,  presenta “Shameless Skin”, progetto che trae forza e radici nella costante battaglia per l’autoaccettazione sociale, a partire da imperfezioni estetiche che diventano punti di forza. La collezione racconta una storia personale, di una ragazza con problemi di pelle, battaglia difficile da combattere giorno dopo giorno. In un evidente elogio alla diversità, vengono utilizzati pellami di scarto, bollati come difettati e fallati, che in realtà nascondono caratteristiche uniche e particolari. Intarsi di pelle vengono esaltati dal contrasto con tessuti tinti in modo naturale con argilla, vino, caffè, lanciando un messaggio di speranza, inclusività ed accettazione.

Il concorso si sviluppa con un’esperienza di mentorship e mette in palio borse di studio, esperienze lavorative e premi.

“La competizione nazionale ‘Professione Moda Giovani Stilisti – RMI 2022 by CNA Federmoda’ – dichiara Nico Panichi, presidente area Valdera di Cna Pisa – ha l’intento di valorizzare il comparto della moda che risulta essere uno dei più interessanti per i giovani, in quanto settore dinamico, internazionale e che sta permettendo, anche grazie a scuole come Istituto Modartech, di far conoscere e apprezzare l’artigianalità e il saper fare tipico delle nostre aziende del territorio. Adesso incrociamo le dita affinché le 3 ragazze di Modartech, che conoscono sia le suggestioni del territorio che la conoscenza delle competenze artigianali delle imprese, riescano a farsi strada in questo mondo portando con loro anche un po’ di Valdera”.

“Il punto di forza di questi ragazzi– spiega Alessandro Bertini, direttore di Modartech – è la capacità di realizzare i capi, calzature e accessori che hanno ideato, così come attivare collaborazioni con i professionisti del settore. La didattica formativa laboratoriale, che rispecchia metodi e strumentazioni aziendali, consente agli studenti di avere una marcia in più per presentarsi in modo competitivo sul mercato”.