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Assessore Pesciatini: “Un’occasione unica per offrire gratuitamente a pisani e turisti l’emozione di guardare il film immersi nel luogo in cui è stato ambientato”. In occasione delle celebrazioni del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, Pisa ha omaggiato uno dei maggiori intellettuali del ‘900
con una rassegna di iniziative culturali, che hanno visto la proiezione di tutta la sua filmografia, incontri e presentazioni di libri, oltre alla mostra evento dal titolo “Manca sempre qualcosa…” con video, fotografie e opere grafiche al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi. Gli eventi celebrativi culminano mercoledì 29 giugno con la proiezione del film “Medea”: alle ore 21 in Piazza dei Miracoli si terrà la proiezione del film di Pier Paolo Pasolini, in italiano con sottotitoli in inglese. Interverrà in apertura di serata l’antropologo e filologo Maurizio Bettini. L’evento sarà aperto e gratuito, con accesso al prato di fronte al tratto di mura adiacente all’entrata di piazza Manin (alle spalle del Battistero), dove gli spettatori si potranno liberamente disporre, seduti sul prato.
A presentare l’evento stamani in conferenza stampa a Palazzo Gambacorti, Paolo Pesciatini, assessore al turismo Comune di Pisa e Antonio Capellupo del Cinema Arsenale. Promotore di tutti gli eventi con cui Pisa omaggia Pier Paolo Pasolini è il Comune di Pisa, in collaborazione con l’Università di Pisa, il Cinema Arsenale e con la direzione organizzativa della libreria Pellegrini.
“Stiamo realizzando – ha dichiarato l’assessore al turismo Paolo Pesciatini – un evento unico, eccezionale e imperdibile in occasione dei 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini. Tra le numerose iniziative che abbiamo programmato, presentiamo la proiezione integrale del capolavoro del grande regista: “Medea”. Il film fu girato nell’estate del 1969 e in parte ambientato nella nostra Piazza del Duomo. Proprio qui il film sarà proiettato, introdotto da Maurizio Bettini. La scelta della Piazza dei Miracoli per ricostruire la città di Corinto, fu una scelta personale di Pier Paolo Pasolini e definita, dal costumista e dal direttore della fotografia dell’epoca, come geniale e sconvolgente. In questo film che vede Maria Callas protagonista, è contenuto il tema centrale che il grande intellettuale svolgerà successivamente: la dicotomia antico – moderno. Sarà un’occasione per offrire in modo gratuito ai pisani, ai nostri ospiti e turisti un’emozione di straordinaria e assoluta bellezza, in quanto ci troveremo immersi nello stesso contesto in cui l’opera è stata ambientata. Voglio ringraziare pertanto tutti coloro che hanno collaborato con me per il loro fondamentale contributo alla realizzazione dell’evento, tra cui la professoressa Carla Benedetti dell’Università di Pisa, l’Opera della Primaziale, il Cinema Arsenale, il Museo della Grafica e la libreria Pellegrini. Ringrazio inoltre per la concessione dei patrocini l’Università di Pisa, il Sistema Museale di Ateneo e il Centro Studi Pier Paolo Pasolini Casarsa della Delizia”.
“Siamo davvero felici – ha dichiarato Antonio Capellupo del Cinema Arsenale – di collaborare con il Comune e l’Università di Pisa per dar vita a questa bellissima opportunità per la città di Pisa. La rassegna “Pasolini 100” è stata una delle iniziative più riuscite a Pisa, in grado di richiamare molti giovani. Pasolini sceglie Piazza dei Miracoli per ambientare gli interni del film, proprio perché il romanico pisano è ispirato alla cultura araba in cui è collocata la storia. Ringraziamo per la collaborazione la professoressa Carla Benedetti e l’Opera della Primaziale per essersi messa a disposizione per l’organizzazione dell’evento. Ci sarà la possibilità di sedersi sul prato per assistere al film, per questo come Arsenale doneremo 300 tappetini. Verrà calato della mura storiche uno schermo gigante di 16 per 7 metri, con a fianco due grandi banner iconici che ricordano l’iniziativa. La proiezione sarà in lingua italiana con sottotitoli in inglese per aprirci anche ai numerosi turisti presenti a Pisa.”
Medea, nella mitologia greca, viveva nella Colchide, regione all’estremo orientale del mondo, vista come destinazione degli Argonauti. Ma da qui scappò, dopo aver rubato il Vello d’oro, per sposarsi con Giasone (l’atleta Giuseppe Gentile, bronzo a Città del Messico 1968 nel salto triplo) ed andò a vivere a Corinto. Per la sua ricostruzione di Corinto, Pier Paolo Pasolini si affida per l’interno a Pisa (Patrimonio Unesco dal 1987) e per il fuori le mura ad Aleppo (dal 1986). La scelta fu fatta con estrema cura. Le due città in qualcosa si somigliano (il Romanico pisano è in parte ispirato alla cultura araba) e nell’immaginario di Pasolini l’interno della città di Pisa, rappresenta la razionalità, e l’esterno (le mura di Aleppo), con le sue linee architettoniche che si dirigono verso l’alto, la sacralità: un contrasto che poi porterà alla tragedia finale.
Il giornalista Marco Barabotti, scomparso nel 2015, scrisse: “Seguendo da studente le lezioni di Storia del cinema all’Università, il professor Raffaele Monti mi fece partecipare alle riprese nel 1969 di “Medea”. Pasolini, nel film, per rappresentare i due mondi, il sacro e la razionalità, e cioè il mondo di Medea e di Giasone accostò, o meglio giustappose nella scena due architetture: la cittadella di Aleppo e la piazza dei Miracoli.”