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E alla fine il Pisa punta sull’esperienza e sulla grande conoscenza di campionati importanti come quelli di Serie A e B. La svolta, nel toto-tecnico, è arrivata nella tarda serata di venerdì 17 giugno quando la società ha virato decisamente su Rolando Maran che potrebbe essere ufficializzato tra lunedì 20 giugno e i giorni immediatamente successivi come nuovo allenatore nerazzurro.
Battuta la concorrenza
Prima Maran, 58 anni e oltre 700 panchine all’attivo tra i professionisti, deve rescindere il contratto con il Genoa che lo aveva esonerato nel dicembre 2020. Una volta risolto questo dettaglio, sul quale non dovrebbero esserci problemi, il tecnico sarà annunciato dal Pisa. Il passo successivo sarà la presentazione di Maran che potrebbe arrivare entro la prima metà settimana. La società subito dopo l’esonero di D’Angelo aveva contattato anche Filippo Inzaghi, Eugenio Corini e Daniele De Rossi ma alla fine è rimasta convinta dall’allenatore di Trento. Corini, sentito più volte anche in maniera informale, non era dispiaciuto così come lo stesso Inzaghi. Per quanto riguarda De Rossi alla fine ha prevalso proprio il fatto che l’ex centrocampista della Roma non ha esperienza da primo allenatore.
I principi di gioco
Maran è il nome che ha messo d’accordo tutti, compreso ovviamente il patron Alexander Knaster (che avrebbe già dato il suo ok all’operazione), e che deve cercare di vincere proprio con il Pisa il suo primo campionato di Serie B. Imprese importanti però ne ha compiute tante. A cominciare da cinque salvezze in Serie A, al netto comunque di qualche esonero, 4 in totale, anche clamoroso. Su tutti quello di Cagliari, dopo che la squadra era stata in piena zona Champions nella prima parte della stagione 2019/2020. Un tecnico che piace perché è flessibile nei moduli. Al Genoa giocava con il 3-5-2 ma in passato ha utilizzato spesso il 4-3-1-2, modulo adottato dal Pisa, ma anche vari altri sistemi partendo da una difesa a quattro. Per anni l’uomo chiave del suo gioco è stato Lucas Castro. Un perfetto jolly di centrocampo che sapeva interpretare come voleva Maran sia la fase di possesso che quella di non possesso. A Catania, Castro era in pratica un attaccante aggiunto a Bergessio e al Papu Gomez. Proprio a Catania nel 2012/2013 Maran ha dato spettacolo al suo primo anno di A conquistando il record di punti degli etnei nella massima serie , 56, conquistando l’ottavo posto. Poi arrivano tre salvezze al Chievo e una al Cagliari.
Gli inizi con Baldini
Maran è stato scelto probabilmente anche per il carattere roccioso, a una piazza come Pisa queste cose piacciono molto, come quando guidava la difesa del Chievo Verona a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta. Da allenatore Maran ha iniziato nel 1998 al Brescia come vice di Silvio Baldini, il tecnico che lo aveva allenato alla Carrarese a fine carriera, e poi di Nedo Sonetti. Maran ha iniziato ad allenare da prima guida nel 2002 in Serie C a Cittadella. Poi è arrivata la B con gli esoneri a Brescia e Bari e le buone esperienze con Triestina e Vicenza. La svolta nel 2011/2012 al Varese quando incanta ma erde la doppia finale per la A contro la Sampdoria. Adesso la sfida più affascinante: quella di rimettersi in pista dalla Serie B dopo 10 anni di assenza.
I tempi
Come detto la scelta, al netto di nuovi colpi di scena, è ormai stata fatta. Maran dovrebbe sbrigare le ultime formalità e firmare già oggi lunedì 20 giugno, direttamente in città. D’altra parte né lui né il Pisa vogliono perdere altro tempo.