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A Roma, nell’auditorium del Ministero della Salute, la presidente del Comitato unico di garanzia Carola Martino ha ritirato, a nome dell’Aoup, il premio Leads: riconoscimento destinato a enti e aziende che si sono particolarmente distinti nel promuovere le buone pratiche che favoriscano la leadership femminile in sanità.
Sei i vincitori, divisi in tre categorie. Tra gli enti pubblici, oltre alla nostra Azienda, sono stati premiati: la Fondazione Policlinico universitario Gemelli di Roma, l’Azienda socio sanitaria territoriale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e la Fondazione Istituto neurologico Besta di Milano.
Il premio Leads è assegnato dall’Associazione Donne leader in sanità e da una giuria, presieduta da Beatrice Lorenzin, di cui fanno parte ex ministri della Salute e figure che operano nel settore dell’associazionismo come Renato Balduzzi, Carolina Gianardi, Lella Golfo, Maurizia Iachino, Paola Mascaro, Alessia Mosca, Maurizio Sacconi, Livia Turco.
Il progetto dell’Aoup premiato a Roma è partito nel 2020, basandosi sullo studio: “Il bilancio di genere nelle aziende sanitarie toscane. Rilevanza e ricadute nell’organizzazione del lavoro”, realizzato dal Laboratorio di management e sanità della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa e da Anaao Assomed Toscana (Associazione medici dirigenti), con la collaborazione del Comitato unico di garanzia dell’Aoup.
Obiettivo del progetto era, ed è, disegnare un percorso virtuoso per la riduzione delle disuguaglianze di genere in Azienda.
Per la mappatura dello “stato aziendale” sono stati utilizzati indicatori gestionali che monitorano la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, la conciliazione vita/lavoro, l’analisi delle pari opportunità nell’ambito della formazione e delle opportunità di carriera, il numero di posizioni di leadership ricoperte in azienda. I risultati di questa mappatura, associati a un’indagine rivolta a tutti i dipendenti e promossa dal Comitato unico di garanzia, hanno permesso di elaborare il “Piano triennale delle azioni positive”. A sostegno di questo percorso è stato introdotto ed è in fase di implementazione il software VaRiDiGe (valutazione del rischio legato alle differenze di genere), già adottato dall’Università di Pisa, che misura diverse variabili in tema di differenze di genere.