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Tari stabile a Cascina: la tariffa resta in linea con quella dello scorso anno

La tariffa Tari rimane sostanzialmente stabile rispetto al 2021, con una diversa rimodulazione tra tariffe domestiche e non domestiche grazie alle quali le prime andranno incontro ad aumenti residuali che vanno dallo 0,40% a 1,15%. In poche parole, l’aumento potrà essere al massimo di 5 euro.

“Siamo soddisfatti per esser riusciti a calmierare i potenziali aumenti con alcune misure mirate – è il commento dell’assessore al bilancio Paolo Cipolli –. Da una parte prevediamo di incassare una somma dall’evasione Tari equivalente a circa 100.000 euro; dall’altra abbiamo provveduto all’addebito del servizio sfalci e potature per tutti quegli utenti che ne avevano fatto richiesta ma che non avevano mai ricevuto la relativa bolletta. Parliamo di somme che vanno da 20 a 30 euro, di cui gli utenti sono ben consapevoli. Soldi che non vanno nelle casse comunali come potenzialità di spesa, ma che vanno effettivamente ad abbassare la Tari per tutti i cittadini”.

A tutto ciò vanno aggiunti ulteriori fondi messi a disposizione dall’amministrazione “Abbiamo destinato 77.000 euro; inoltre saranno reiterate agevolazioni a favore di alcune categorie economiche grazie ai fondi residui dei trasferimenti Covid: 95.000 euro saranno decurtati dalle bollette degli esercizi che avevano chiuso l’attività nel periodo ’20-’21; 82.000 euro saranno destinati alle utenze domestiche in base all’Isee, con un apposito bando”. Tutte le agevolazioni saranno riportate nella bolletta di conguaglio a dicembre. Tutto ciò a fronte di un incremento dei servizi richiesti nel nuovo contratto . “Pur con una Tari che sostanzialmente resta invariata, abbiamo allargato il perimetro dei servizi – sottolinea Cipolli –: andiamo a potenziare lo spazzamento manuale con un operatore in più sul territorio e introduciamo quello meccanizzato in alcune vie scoperte, soprattutto nell’Ansa dell’Arno, oltre al lavaggio annuale dei cestini e al mantenimento del bando per il ritiro gratuito dell’amianto per i conferimenti domestici. Tutto ciò dovrebbe portare a un miglioramento del decoro ambientale, senza che i cittadini ne sentano il peso. Un risultato importante, non scontato”.

Per migliorare il livello di decoro però, serve anche la collaborazione da parte dei cittadini. “È necessario che cresca il senso di responsabilità da parte di tutti perché la qualità dell’ambiente in cui viviamo oltre che il costo della raccolta dei rifiuti dipende anche dal comportamento di ognuno di noi. L’abbandono dei sacchetti alle campane del vetro o nell’ambiente ha un costo e segna il territorio in maniera negativa. Tutti vogliamo vivere in un ambiente decoroso e pulito, ma questo può avvenire solo se ognuno collabora: come amministrazione facciamo il possibile per far migliorare la qualità del servizio da parte del gestore con contatti e monitoraggi quotidiani, ma non è possibile controllare capillarmente un territorio così vasto. Per questo ci appelliamo al senso di appartenenza alla stessa comunità”.

Non si arresta, invece, la caccia ai ‘furbetti’. “Nel 2021 abbiamo fatto un lavoro certosino mettendo al tavolo vari organi per capire quanto fosse esteso il fenomeno dell’evasione e le mancate registrazioni al servizio – conclude Cipolli –. Questo porta all’abbandono del sacchetto, soprattutto dell’indifferenziato, non avendo il mastello. Perciò abbiamo incrociato i dati tra anagrafe, Sepi, Ecosportello, ufficio ambiente e Geofor, che ci ha portato a individuare un bacino di circa 1000 utenti identificabili come possibili evasori. Nei prossimi mesi approfondiremo le indagini anche per tutelare chi è regolarmente iscritto al servizio”.