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San Miniato, sei alberi piantati a Ponte a Egola con la collaborazione del comune e l’istituto Bonarroti

Un frassino, una quercia, un pioppo bianco, un ontano nero, un carpino bianco e un acero campestre sono i sei alberi donati dal Rotary di San Miniato che sono stati messi a dimora, nei giorni scorsi mattina, dagli alunni e dalle alunne delle classi prime della scuola secondaria di primo grado di Ponte a Egola, nelle aiuole di piazza Guido Rossa. L’iniziativa, in collaborazione con il Comune di San Miniato e con l’Istituto Comprensivo “Buonarroti”, si è svolta alla presenza del sindaco Simone Giglioli, della presidente del Rotary Chiara Bilanceri, della preside Graziella Costanzo e di Andrea Bernardini botanico e naturalista, direttore del Consorzio Forestale delle Cerbaie.

“L’obiettivo di questa iniziativa è quello di sensibilizzare i giovani a prendersi cura dell’ambiente – spiega la presidente del Rotary Bilanceri –. Abbiamo scelto sei alberi che hanno fioriture diverse, un modo per far comprendere ai ragazzi e alle ragazze il rispetto della stagionalità, garantendo che ci sia sempre una fioritura durante tutte le stagioni. Il progetto non si conclude oggi, con la messa a dimora delle piante, ma inizia proprio da qui: a ciascuna classe è stato assegnato un albero di cui dovranno prendersi cura per i prossimi anni”. La classe I A dovrà prendersi cura del frassino, la I B della quercia, la I C del pioppo bianco, la I D dell’ontano nero, la I E del carpino e la I F dell’acero campestre.“Ringrazio il Rotary di San Miniato per la sensibilità e l’attenzione che dimostra e l’Istituto Comprensivo ‘Buonarroti’ per aver raccolto con entusiasmo questa iniziativa – dichiara il sindaco Simone Giglioli –. Progetti come questo danno alle ragazze e ai ragazzi il senso reale di che cosa significhi avere la responsabilità dell’ambiente, con la possibilità di metterla in pratica, ed è quanto di più educativo ci possa essere. Adesso tocca a loro prendersi cura di questi sei alberi, piante che vanno ulteriormente ad abbellire questa piazza, un luogo vivo e centrale per la frazione”.