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L’assessora regionale Alessandra Nardini venerdì mattina ha fatto tappa a San Miniato per una visita di fine anno al Liceo “Marconi” di La Scala e per visionare un’eccellenza del sistema scolastico comunale: il nido d’infanzia “La Chiocciola” a Roffia. Ad accompagnarla sono stati il sindaco Simone Giglioli, l’assessora Elisa Montanelli, il consigliere del presidente Giani Vittorio Gabbanini, la consigliera provinciale con delega all’edilizia scolastica Cristina Bibolotti e il presidente del consiglio comunale Vittorio Gasparri. La prima parte della visita si è svolta al Liceo di La Scala, una realtà che è cresciuta moltissimo nel corso degli ultimi anni, come ha spiegato il preside Gennaro Della Marca, passando dai 580 iscritti di appena tre anni fa, quando se ne metteva addirittura in discussione l’autonomia, ai 770 del prossimo anno scolastico, con un incremento anche dei corsi di studio e l’avvio del curriculum linguistico. Sul tavolo la questione della sede. “La necessità di reperire nuovi spazi a causa della pandemia, ha messo in difficoltà anche questa scuola, come molte altre del territorio – commenta il sindaco Giglioli –. Il crescente numero di iscritti, dato più che positivo, si accompagna però alla carenza degli spazi, un limite che sta mettendo in difficoltà anche la didattica, basti pensare al fatto che non ci sono aule per i laboratori. Ci tenevo alla presenza dell’assessora Nardini e a quella della consigliera provinciale Bibolotti perché è necessario tornare con insistenza su una risoluzione rapida del tema legato alla sede, che resta fondamentale, accanto al quale però dobbiamo essere in grado di intervenire sulle difficoltà imminenti che sono sorte nel corso del tempo, anche e soprattutto a causa della pandemia”. La visita dell’assessora è poi proseguita a Roffia, al nido d’infanzia “La Chiocciola”, il più recente tra i servizi di San Miniato ed è il primo a essere stato integralmente progettato per questa funzione, in grado di accogliere 25 bambini, di età compresa fra i 3 mesi e i 3 anni, organizzati in un unico “gruppo misto”. Ad accompagnare l’assessora nella visita anche il dirigente dei settori scolastici Paolo Togninelli e la responsabile del servizio e direttrice della Bottega di Geppetto, Barbara Pagni. “Il nido di Roffia è un modello e un esempio da seguire non solo in ambito regionale ma anche come esperienza-pilota da esportare all’estero – dichiara il sindaco Giglioli –. Questa è una struttura che merita di essere visitata e mi fa molto piacere che l’assessora Nardini l’abbia potuta visitare e vedere per la prima volta”. Al centro della visita il tema della gratuità dei nidi. “Si tratta di un passo avanti importantissimo per tutta la Regione – ha commentato il sindaco –, spero che sia possibile fare questo vero e proprio salto di qualità al più presto, segno tangibile di un cambio di passo e di una precisa volontà politica di investire sull’infanzia andando a sostenere le famiglie – e conclude –. Ringrazio l’assessora Nardini perché è sempre molto vicina e presente sul nostro territorio, ci tenevo a ricevere la sua visita perché sono convinto che, attraverso il dialogo, possiamo trovare soluzioni che devono essere condivise con Regione e Provincia perché possano essere risolutive”.“Il Liceo è una realtà in espansione e crescita continua, dimostrando una vitalità del territorio che va valorizzata, per questo ci siamo confrontati con l’amministrazione comunale e provinciale sulle prospettive future, con l’obiettivo di garantire spazi che possano prevedere aule più confortevoli e aree laboratoriali, parti integranti della didattica, andando così a qualificare l’offerta formativa che si mette in campo. Vogliamo garantire occasioni di crescita alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi, e mi ha fatto molto piacere conoscere i dirigenti scolastici e confrontarmi con loro su quanto, in questi anni, il Liceo sia cresciuto e si sia sviluppato in termini di numeri e iscrizioni – dichiara l’assessora regionale all’istruzione Alessandra Nardini -. Con il presidente Giani stiamo lavorando affinché il nido d’infanzia sia un’opportunità per tutte le bambine e i bambini della regione e non solo un privilegio per chi può permetterselo. Questa scuola, realizzata con l’utilizzo di materiali naturali, dimostra una sensibilità e un’attenzione verso un tema fondamentale: il rispetto dell’ambiente a partire dall’educazione che parte proprio dalle più piccole e dai più piccoli. Il nido d’infanzia è un ambiente di crescita innovativo, sorto in una zona molto bella, dove ho potuto apprezzare anche le numerose attività che vengono messe in campo, come ad esempio il progetto di lettura con i genitori, oppure l’orto curate insieme alle nonne e ai nonni, iniziative che rendono questo spazio idoneo alla crescita e lo fanno diventare un luogo della comunità, ‘adottato’ dal centro abitato di Roffia che, evidentemente, riconosce il valore di uno spazio educativo come questo, che permette alla frazione di vivere e non spopolarsi – e conclude -. Un grazie all’amministrazione comunale per l’invito a San Miniato e a tutto il personale del servizio scolastico per il lavoro quotidiano e invisibile che si nasconde dietro a realtà come queste, riuscendo non solo a farle vivere ma anche ad incrementarle e a farle diventare dei veri e propri punti di riferimento”.