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Il Piano Economico Finanziario 2022 per il Comune di San Giuliano Terme, inviato da Retiambiente e validato da Ato Costa, impone un aumento medio delle tariffe Tari dell’8,6% comunicati unilateralmente e tardivamente rispetto alle scadenze di legge, senza dare al Comune margine e tempo di manovra. Le utenze domestiche subiranno quindi aumenti medi dell’8,6% variabili in funzione dei metri quadrati e del numero di occupanti. Le utenze non domestiche vedranno invece un aumento medio della tariffa del 12,88%.
“Riteniamo inaccettabile la modalità e l’entità con cui questi aumenti vengono imposti ai comuni – commentano l’assessore all’ambiente Filippo Pancrazzi e l’assessore al bilancio Matteo Cecchelli -. Abbiamo inviato lettera di chiarimento a Retiambiente lo scorso 4 maggio senza avere a oggi risposta. Un sistema di monopolio che non dà possibilità di intervento ai comuni se non quelli di riduzione del servizio e taglio delle riduzioni, scelta che danneggia il cittadino e le fasce deboli”.
Il comune termale è attivo nella battaglia sulla Tari da diversi anni, ricordiamo che due anni fa il Consiglio comunale deliberò la sfiducia dell’ex presidente del Cda di Geofor, Fortini, oggi presidente di Retiambiente.”La nostra amministrazione, pur non potendo modificare il Pef, ha deciso di non subire passivamente questa situazione decidendo di contrastare gli aumenti con lo stanziamento di risorse aggiuntive, applicando riduzioni rivolte soprattutto alle fasce più deboli della comunità – continuano gli assessori – circa 500 mila euro di risorse così distribuite: 347.933 euro dal ‘fondone’ Covid-19 (120.355 euro per utenze domestiche, 227.578 euro per utenze non domestiche), 150 mila euro con risorse del bilancio per agevolazioni sociali.”Queste agevolazioni – proseguono gli assessori – sono state introdotte per mitigare l’effetto dell’aumento delle tariffe. Il nostro regolamento comunale dedicato alla Tari presentava già la possibilità per molte categorie di residenti di beneficiare di riduzioni: abbiamo scelto equità e progressività, consentendo, per quanto di nostra competenza, a chi ha di meno di pagare secondo le proprie possibilità. Con la bolletta saranno consegnati un foglio esplicativo e il modulo per farne richiesta”.
Nel dettaglio, la riduzione Covid-19 per le utenze domestiche sarà del 20% al cittadino con un Isee in corso di validità non superiore a 25 mila euro e la residenza anagrafica nell’immobile per il quale è iscritto al servizio. Per questa riduzione è possibile effettuare richiesta al Comune entro il 30 settembre 2022. La riduzione Covid-19 per le utenze non domestiche ammonta al 25% da applicarsi sulla quota variabile della Tari dovuta per il 2022. Si applica in automatico dal Servizio Entrate alle categorie aventi i seguenti codici: 01, 02, 04 (esclusi distributori di carburanti e relative aree scoperte), 05, 06, 07, 08, 11 (esclusi enti pubblici), 12 (limitatamente agli studi professionali), 13, 15, 17, 18, 19, 21, 22, 23, 24, 27 (esclusi negozi di frutta e verdura e pescherie), 30.
Restano valide le agevolazioni sociali già previste dal Comune di San Giuliano Terme.
Utenze domestiche.- Riduzione del 90% della tariffa per chi ha un Isee non superiore a 6.500 euro.- Riduzione del 20% della tariffa per nuclei familiari con presenza di almeno quattro figli con Isee superiore a 6.500 e inferiore a 25 mila euro.- Riduzione del 50% per ultrasessantacinquenni con Isee non superiore a 9 mila euro.- Esenzione totale per handicap grave e/o invalidità al 100% e Isee non superiore a 25 mila euro.- Riduzione del 50% per handicap grave e/o invalidità al 100% e Isee superiore a 25 mila euro.- Riduzione del 10% per utilizzo del composter.
Utenze non domestiche.- Riduzione del 50% per enti e associazioni senza scopo di lucro, limitatamente a quei locali destinati esclusivamente e saltuariamente a riunioni o assemblee.- Riduzione del 50% per nuove attività economiche, per i primi tre anni di esercizio, decorrenti dalla data di prima iscrizione alla C.C.I.A.A. Deve trattarsi di una nuova attività e non di un ampliamento, ammodernamento, riconversione o ristrutturazione di attività precedenti.- Riduzione del 10% per attività economiche aderenti ai Centri commerciali naturali.- Riduzione del 20% per locali adibiti a esercizi di vicinato (art.4 del d.lgs. 114/98) per la vendita di generi alimentari.- Riduzione del 10% per locali utilizzati per lo svolgimento di attività certificate Emas e Iso14001.- Riduzione del 30% per locali e aree scoperte utilizzate a solo scopo istituzionale da Onlus regolarmente iscritte all’anagrafe unica del Ministero delle Finanze.