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Pisa, i dati Avis: donazioni in lieve calo ma boom di giovani

Pisa ha chiuso il 2021 con il segno meno per quanto riguarda la raccolta di sangue, plasma e multicomponenti. Un calo generale comunque contenuto all’1,5% come riportano i dati relativi allo scorso anno illustrati dalla presidente di Avis Toscana Claudia Firenze in occasione dell’assemblea regionale dell’associazioneall’Hotel Borgo Palace di Sansepolcro (Arezzo).
Un risultato in cui pesano gli effetti a lungo termine della pandemia, mitigati solo dall’impegno sinergico di Avis, delle istituzioni, dei trasfusionisti e delle altre associazioni del dono. Numeri in calo in tutta la regione, influenzati da diversi fattori, dalla campagna vaccinale alle varie ondate del virus, dalla riduzione degli orari dei centri trasfusionali fino al calo del personale sanitario e alla ridotta promozione. A Pisa rispetto al 2020 le donazioni sono diminuite di 136 unità (-1,51%) passando da 9006 alle 8870 del 2021. Il Comune di Pisa ha contribuito con oltre la metà delle donazione totali dell’intera area pisana, 4627. Rispetto al 2020 si è registrata una contrazione del 4,3% (-190 unità), tenendo conto, però, che due anni fa (4413 donazioni) era stato registrato il risultato migliore dal 2014 (4771 donazioni), seguito proprio dal 2021.

Comunque positiva la raccolta di sangue intero, che ha retto i colpi inferti dal Covid crescendo del 3,1% (172 unità in più, da 5605 a 5777) rispetto al 2020. A Pisa, la decrescita maggiore si è verificata nella raccolta dei multicomponenti, che ha toccato il -11,9%, -143 unità calando da 1204 a 1061 donazioni. In discesa, come da andamento medio della Toscana, anche il plasma: -7,5% (-165 prelievi), passando dalle 2197 del 2020 a 2032.
Il totale dei soci donatori è di 5937, di cui 4706 attivi nel 2021. I nuovi soci sono 763 (399 uomini e 364 donne), di cui il 39,3% (300 nuovi soci) compresi nella fascia d’età tra i 18 e 25 anni. Il dato più alto di tutta la Toscana.

Nel 2021 dai donatori di sangue toscani di Avis sono state effettuate 82 mila donazioni di sangue intero (il 74%), 25600 di plasma e oltre 3000 di multicomponenti. Se il dato relativo al sangue è in crescita del 2% (2000 donazioni in più), il plasma è sceso del 12%, con 3400 prelievi in meno. Anche nell’Area Vasta Nord Ovest la maggioranza delle sedi Avis ha presentato un andamento negativo, con la zona della Versilia che ha manifestato la maggior perdita di donazioni con un 7% in meno rispetto al 2020 (peggio ha fatto solo Prato), seguita dalla provincia di Massa Carrara. Le province di Livorno e Pisa, invece, hanno registrato una diminuzione più contenuta. Fa eccezione Lucca, che continua a crescere pure nel 2021 realizzando il 5,8% in più di donazioni

“Anche a Pisa, come nella maggior parte della Toscana, si registrano risultati e numeri negativi per quanto riguarda il totale delle donazioni – commenta la presidente di Avis Toscana, Claudia Firenze –  ma grazie a un impegno enorme da parte di tutti, associazioni, trasfusionisti e istituzioni, la contrazione è stata contenuta e abbiamo evitato una crisi ben peggiore. Adesso siamo pronti a rilanciare la raccolta del sangue e del plasma”. “Proprio di recente – aggiunge – abbiamo avuto un incontro con le Avis della provincia pisana da cui sono emerse ancora una volta la grande disponibilità a collaborare e la voglia di ripartire in grande stile, dopo i due anni della pandemia, anche in vista dell’estate che porta molte attività in zona”.
“La carenza di sangue e dei suoi derivati – conclude – è una sconfitta per l’intera società, donare significa salvare delle vite. Da un lato potenzieremo la campagna di sensibilizzazione, in un’estate che si preannuncia più serena della precedente, sfruttando ogni mezzo possibile, dall’altro dovrà aumentare l’efficienza del sistema trasfusionale così da non disperdere gli sforzi dei donatori. Un dato che mi ha fatto piacere è la crescita delle donatrici nella fascia 18-25 anni, in controtendenza rispetto a ciò che riscontriamo nei più adulti e che ci fa ben sperare per il futuro. In particolare nella provincia di Pisa questo trend è stato molto evidente, con le nuove generazioni di donatori e di donatrici che si sono mostrate sensibili al tema del dono. Un gran bel segnale per tutta la comunità, da coltivare negli anni a venire”.