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“La riforma del codice appalti è un tassello essenziale per concretizzare l’occasione storica del Pnrr ma anche per rendere più semplici i lavori pubblici e, dunque, più attrattivo il Paese”, dichiara Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia, relatrice di maggioranza. “L’ultima riforma del codice appalti nel 2016 – molte norme attuative ancora non hanno visto la luce – ha creato una complicazione a livello tecnico-giuridico tale da bloccare una pluralità di opere indispensabili; la riprova è presto detta: le opere realizzate sono state in deroga. Le condizioni economiche, le contingenze geopolitiche ma anche i numerosi provvedimenti hanno portato a cambiare il quadro in cui si svolgono i lavori pubblici rispetto al 2016”.
“Oggi, in anticipo rispetto al calendario dei lavori, è iniziata la discussione generale della legge delega per il codice appalti, mentre domani dovrebbe essere approvata in aula alla Camera, seguirà un’ultima lettura al Senato e sarà pronta, infine, per l’invio in Europa. Il percorso, tuttavia, è ancora lungo: entro marzo è prevista l’entrata in vigore dei decreti attuativi, entro giugno 2023 l’entrata in vigore di tutte le altre normative per la revisione del sistema degli appalti pubblici ed entro dicembre 2023 il pieno funzionamento del sistema nazionale”, spiega Mazzetti.
“Confrontandomi costantemente con gli operatori del sistema, ho lavorato – aggiunge la parlamentare di Forza Italia – per una concreta e tangibile semplificazione, che parte dalla riduzione delle fasi progettuali e prevede una fase a monte rafforzata e una esecutiva più rapida, ma concede anche la libertà di decidere sulla suddivisione in lotti e in sub-appalti, in base alle caratteristiche dell’opera. Questi solo alcuni dei punti cardine di una riforma necessaria che ha lo scopo di fare le opere con i tempi giusti, mantenendo alta la qualità e la sicurezza”.
“Forza Italia – ricorda Mazzetti – avrebbe portato avanti anche modifiche più coraggiose, sempre con l’obiettivo di concretizzare velocemente le opere del Pnrr, permettendo così alle aziende di lavorare in piena tranquillità. Tra queste, menziono: la previsione di un meccanismo esatto di adeguamento prezzi, la concessione ai soggetti che vogliano realizzare un’opera pubblica a propria cura e spesa l’opportunità di andare in deroga al codice degli appalti, la proroga della scadenza dell’opportunità dell’appalto integrato fino a quanto la legge delega è ancora in discussione, maggiore centralità al progetto rispetto all’impresa con la separazione del progettista dal direttore lavori, ma la modifica principale da effettuare è quella della delimitazione, con norme precise, dei lavori da servizi e forniture”.
“Forza Italia, in modo costruttivo, ha fatto molte proposte prima con emendamenti, adesso con i vari Odg da presentare in Aula, al fine di impegnare il governo a dare seguito ai punti fondamentali per rispettare i tempi dell’esecuzione, ma il lavoro più certosino sarà fatto nei prossimi sei mesi nella stesura delle norme attuative, perché non possiamo permetterci un codice appalti zoppo come quello del 2016”, conclude Mazzetti.