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“Nei mesi scorsi con Fratelli d’Italia e il Consigliere Regionale Petrucci abbiamo avuto la fortuna di fare un sopralluogo al cantiere del Nuovo Santa Chiara, incontrando l’Architetto Terzaghi responsabile unico della della costruzione, invitandolo ad incontrare la Prima Commissione che presiedo e la cosa si è concretizzata oggi con un gradito un passaggio oltre all’argomento presentato dal capogruppo Auletta, per chiarire gli aspetti riguardanti le situazioni immediate, quelle a media e quelle a lunga scadenza riferite ai due interventi.
Ho rammentato che lo “spazio Santa Chiara” è sentito dai pisani come fortemente loro e come di Noi di Fratelli d’Italia da sempre sensibili alla riappropriazione degli spazi, al coinvolgimento del pubblico e del privato, pensando un utilizzo di alcune strutture per la congressistica di un livello superiore, siamo intervenuti politicamente per primi suggerendo alla maggioranza in sede di bilancio un atto che riassume l’azione.
Terzaghi ha ricordato che nella gara del nuovo ospedale era compresa anche la cessione all’operatore privato dell’area del vecchio per il recupero e la RTI di 5 imprese vincitrice, sin dall’inizio ha individuato il Dott.Pasquarelli (YARD) come il professionista adatto per la redazione di un piano di recupero ancora oggi attuale, molto flessibile, fatto bene, senza vincoli eccessivi sulle destinazioni d’uso.
Ma il progetto di sviluppo Chipperfield, a causa delle lungaggini della gara fino al Consiglio di Stato, oggi è da rivedere, ha profili di non coerenza soprattutto per l’idea di rigenerazione urbana attesa anche dal mercato. Infatti la speculazione non rende più ed è la rigenerazione che da maggior pregio all’intervento a seguito della svolta ecologica , il covid… e poi la guerra.
Confermando le indicazioni dell’assessore Dringoli, Terzaghi ha detto che ci sarà un bando di idee affidato a professionisti del settore di livello internazionale invitati ad aggiornare il progetto Chipperfield per “Rigenerare il Santa Chiara”, costruendo di meno, da i 126 mila mq oggi se ne mantengono 90 mila, valorizzando gli edifici di pregio presenti con caratteristiche uniche come la Scuola Medica, la Chirurgia e la parte più antica che si affaccia su Piazza del Duomo, dando maggiore valore al parco e al verde. La sovrintendenza è assolutamente concorde da rivedere tutto con questi parametri.
Insomma un’occasione straordinaria, con una prima fase di studio e una seconda dove le migliori proposte saranno condivise col Comune e quindi con la città.
L’attenzione della commissione si è spostata quindi sul cantiere del nuovo ospedale.
L’Architetto ha riferito che siamo ancora nei tempi previsti dal cronoprogramma, che si sono superati problemi per la gestione di parte dei terre di scavo cantieri utilizzabili per i lavori allo Scolmatore e alla Tangenziale NE, ma non ancora quelli dell’aumento dei prezzi delle materie materiali dovuti prima al “ 110 % “ edilizio e oggi anche quelli di approvvigionamenti dovuti alla guerra russo-ucraina
Sono molti gli edifici a buon punto e altri ancora da realizzare tutti collegati tra loro come il nuovo ingresso, con uno spazio per il commerciale, la mensa-cucina, due edifici universitari, uno per la robotica, uno eri servizi amministrativi, il centro prelievi e la centrale energetica evoluta. Terzaghi ad oggi prevede che i lavori siano finiti entro il 2024 con il 2025 come anno dei trasferimenti delle cliniche ancora presenti nella vecchia sede e che sono studiati dalla direzione sanitari.
Come Presidente raccogliendo l’invito dell’Architetto a effettuare con la commissione un sopralluogo al cantiere per vedere dal vivo la nascita di una struttura così imponente, ho ricordato che la maggioranza ha già ben chiaro e indicato cosa vogliamo per la città declinando le scelte in tutti gli atti che ha portato e porterà a termine come il PUMS o il PSI.”
Maurizio Nerini
Presidente 1° CCP