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Riportiamo la lettera indirizzata dai genitori dei bambini frequentanti l’asilo nido di San Rossore al Comune di Pisa
Alla c.a. del Sindaco di Pisa
dott. Michele Conti
dell’Assessora alle politiche educative
dott.ssa Sandra Munno
della Dirigente dei servizi educativi dott.ssa Laura Tanini
La presente in qualità di rappresentanti dei genitori dei bambini di fascia 0-3 anni frequentanti l’asilo Nido San Rossore, gestito, fino ad oggi, dal Consorzio Infanzia Pisa.
E’ di solo qualche giorno fa la notizia, comunicataci direttamente dal Consorzio, che il Comune avrebbe disposto la riconsegna del servizio relativo ai 5 nidi a partire dal prossimo 13 aprile, tra cui il nostro.
Siamo a conoscenza del fatto che tale circostanza è dipesa dall’esito della procedura di gara per l’affidamento del servizio che ha visto il Consorzio escluso, insieme ad altri tre operatori economici, e aggiudicataria un’altra cooperativa.
Non entriamo ovviamente nel merito di questioni amministrative di cui – ci è stato riferito – peraltro dovranno occuparsi i giudici in ragione del contenzioso pendente. Tuttavia, da genitori ci sentiamo in dovere di intervenire per far sentire chiara la nostra voce rispetto ad una vicenda che ha, a nostro avviso, del paradossale.
Ma facciamo un po’ di chiarezza:
la gara per l’affidamento del servizio è stata bandita a Giugno 2021 (a soli tre mesi dall’inizio del nuovo anno educativo); già qui per noi si era aperto un confronto con il Comune per quanto riguarda il servizio educativo nel mese di luglio, in quanto veniva a mancare la copertura del servizio per i nostri bambini non garantendone la continuità didattica.. e, alla fine dopo forti proteste, siamo stati ascoltati.
L’ esito della gara che ha portato all’esclusione del CIP e all’individuazione della nuova cooperativa aggiudicataria è dell’ottobre 2021 (dunque ad anno educativo ormai avviato); l’aggiudicazione definitiva è stata disposta solo qualche settimana fa (a 5 mesi dalla conclusione dei lavori della commissione di gara!); nel frattempo il Comune ha provveduto, con diverse proroghe, ad estendere la durata contrattuale in favore del Consorzio in modo da permettere la prosecuzione del servizio;
in data 31 marzo u.s. il Comune comunica al Consorzio – ma nessuna comunicazione arriva alle famiglie – l’intenzione di procedere all’affidamento in via d’urgenza in favore della nuova cooperativa aggiudicataria.
Ciò premesso, e considerando che stiamo parlando di un servizio che incide sulla crescita e sulla formazione di bambini fino ai 3 anni di età, dunque con tutte le criticità e le cautele che questo comporta, ci sia consentito formulare le seguenti domande:
quali sono le ragioni di urgenza che oggi hanno portato il Comune a decidere di voler affidare il servizio alla nuova cooperativa?
qual è il senso di procedere a questo subentro a soli 3 mesi dalla fine dell’anno educativo quando il servizio è in proroga da 6 mesi e le procedure di gara aperte dal giugno dell’anno scorso?
A noi pare chiaramente che qualcosa non abbia funzionato e continui a non funzionare.
Decidere adesso per questo passaggio di consegne – a tre mesi dalla fine dell’anno educativo – significherebbe solo aggiungere immotivatamente e incomprensibilmente confusione, agendo con totale cecità rispetto ai bisogni ed al bene dei nostri figli.
Le conseguenze di un cambio di gestione, che avverrebbe vicino al termine dell’anno, ricadrebbero infatti sul benessere dei nostri bambini, a cui potrebbero mancare i punti di riferimento interni all’asilo che sappiamo essere molto importanti in questa fascia d’età, portando peraltro ad interrompere lo svolgersi del progetto educativo come programmato nel corso dell’anno. Infatti, anche laddove la quasi totalità del personale educativo decidesse di optare per l’assorbimento nella nuova cooperativa, è inevitabile come in ogni caso – a meno di non voler considerare progetti educativi, coordinamento didattico e pedagogico solo carta straccia – vi sarebbero dei cambiamenti nella gestione del servizio.
Per quanto riguarda nello specifico il Nido di San Rossore, la mentalità outdoor e la specificità nella collaborazione tra educatori e famiglie, l’apertura alle esigenze dei bambini, è tale perché il Cip ha lasciato agli educatori la possibilità di agire in linea col progetto educativo. Non è scontato che la nuova Cooperativa sia pronta a lasciare questo tipo di gestione, elemento che causerebbe ulteriore scompiglio.
Al momento quindi ci appaiono possibili solo due soluzioni a questa situazione:
⁃ Disporre una ulteriore proroga della gestione del servizio in favore dell’attuale gestore fino alla fine dell’anno educativo, per dare il tempo agli educatori di decidere se passare contrattualmente alla nuova cooperativa o fare altre scelte, senza che questo abbia ripercussioni sui nostri bambini.
⁃ Richiedere formalmente e per scritto, con garanzia del Comune di Pisa, che la nuova cooperativa conceda agli educatori di proseguire nel loro percorso come è stato fino ad ora, garantendo la continuità nelle modalità di relazione, progetti educativi, proposte di accoglienza dei bisogni delle famiglie. Questo non solo fino all’anno scolastico come è già stato proposto, ma anche e soprattutto in futuro, riconoscendo AUTONOMIA all’Asilo Nido San Rossore rispetto agli altri nidi della gestione indiretta e soprattutto riconoscendo l’ IDENTITÀ che questo nido ha assunto nel tempo (da ben 17 anni) e che lo rende unico nel suo genere e prezioso per le famiglie e i bambini di tutto il Comune.
Il nostro Nido, invidiato in tutta Italia in quanto unico Nido all’interno di un parco naturale, merita che noi genitori ci battiamo perché venga mantenuto così com’è: un luogo in cui i bambini e le famiglie sono al primo posto, con educatori aperti ad accogliere le loro esigenze, con una identità di Nido nel bosco così permeata che nessun altro asilo ha, e un gruppo di educatori che ha sviluppato una collaborazione in team di qualità superiore, tale da essere percepita chiaramente anche da noi genitori.
Se non possiamo impedire il passaggio alla nuova gestione, possiamo e dobbiamo difendere quello che è stato fino ad ora, chiedendo garanzie per il futuro e stabilità per i bambini e famiglie.
Le soluzioni che proponiamo consentirebbero di rimandare a fine anno scolastico l’appianamento delle eventuali divergenze di opinioni tra la nuova gestione e gli educatori, per preparare al meglio il nuovo anno senza che a rimetterci siano i bambini.
Vi ricordiamo che si parla di bambini nati e cresciuti in tempi di Covid, con tutte le complicazioni psicologiche connesse, a cui non serve un ulteriore motivo di instabilità.
Ci rivolgiamo a Voi, facendo appello prima di tutto ad un comune senso di ragionevolezza, affinché possiate riconsiderare la decisione dell’Amministrazione alla luce di quanto da noi rappresentatoVi.
Speranzosi che la voce di così tante famiglie unite possa portare a più miti valutazioni, porgiamo i nostri più cordiali saluti.
I genitori dei bambini del nido San Rossore, cinquanta famiglie che pretendono stabilità e rispetto.