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Si avvicina a grandi passi il momento in cui si dovranno presentare le offerte per avere in concessione il Teatro Rossi di Pisa.
Per chi non lo sapesse il Demanio dello Stato ha pubblicato un bando per la concessione del Teatro, ovviamente su base onerosa. Quindi non contento di aver apposto giusto poco più di un anno fa i sigilli su questa struttura ora si appresta alla sua svendita al privato di turno.
Grazie all’associazione Teatro Rossi Aperto questo glorioso elemento del nostro patrimonio culturale era rinato per 8 anni, dopo decenni di abbandono e chiusura, ed al suo interno si sono svolte attività didattiche e artistiche che hanno sopperito alle mancanze di amministrazioni locali miopi e disinteressate in tema di proposte culturali di base e alternative in città. La stessa associazione aveva anche presentato alla Regione Toscana un piano di recupero di quello che è il più antico teatro cittadino, ma inutilmente.
Uno degli aspetti più inquietanti del Bando, al di là delle ormai usuali richieste di fidejussioni ed altri orpelli economici e amministrativi, riguarda la destinazione, i “nuovi usi”! che prevedono “turismo sostenibile ed attività connesse, ospitalità (!?) culturale, sport, mobilità dolce, wellness, scoperta del territorio, eventi ed attività sociali” oltre alla ormai immancabile attività di “ristorazione ed enogastronomica”. Ovviamente tutta la gestione deve essere di tipo privatistico, basta che ogni tanto la struttura (o quello che ne rimarrà…) sia aperta al pubblico in occasioni di eventi.
Insomma, nel più totale silenzio delle istituzioni ci si avvia a svendere l’ennesimo pezzo del nostro patrimonio storico e culturale. Un silenzio che a nostro avviso deve assolutamente essere rotto! Non possiamo farci soverchie illusioni che Il Demanio dello Stato, che peraltro è un’agenzia a gestione privatistica, possa fare marcia indietro, ma la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio la cui sede è a pochi metri dal teatro stesso, congiuntamente al Comune devono opporsi con fermezza a questo scempio!
Potere al Popolo! Pisa fa appello al mondo culturale e artistico locale e nazionale affinché prenda posizione e faccia sentire la sua voce per riportare il Teatro Rossi sotto una gestione pubblica che consenta ai cittadini di poter fruire gratuitamente di quello che ancora ci resta in tema di bellezza artistica.