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“Adesso non si deve perdere tempo per poter veramente cambiare le prospettive per tutta la regione”, così Patrizia Alma Pacini, presidente dell’Unione Industriale Pisana (UIP), commenta l’inserimento del progetto di fattibilità del collegamento veloce Pisa-Firenze e del completamento della progettazione del quadruplicamento della tratta Pisa-Empoli all’interno del contratto di programma fra Stato e Rfi.
“La notizia – prosegue Pacini – è sicuramente un dato molto positivo per la Costa e per tutta la Toscana. Connettere più velocemente l’area pisana con l’alta velocità significa rendere questi territori più moderni e aggiungere fattori di attrattività a quelli già presenti, come il nostro sistema universitario e di ricerca, le infrastrutture portuali e aereoportuali e gli insediamenti produttivi di aziende e settori di rilevanza mondiale.”
“Erano anni – sottolinea la presidente dell’Unione Industriale Pisana – che la nostra associazione portava avanti con forza questa necessità che scommette sul tessuto produttivo dell’area che corre da Pisa a Firenze, e che contribuisce a creare le condizioni per nuovi investimenti e nuovi posti di lavoro”.
Risale infatti allo scorso 7 febbraio l’incontro tra la presidente Pacini e il sindaco di Pisa Michele Conti con il Governatore della Toscana Eugenio Giani nel corso del quale era stata rimarcata l’indifferibilità di una scelta che potrebbe ridurre il divario che Pisa e la Costa hanno, in termini di collegamenti, con altri territori anche meno rilevanti sul piano economico-produttivo.
“Bisogna evitare però – ribadisce Pacini – che si perda di vista la proposta formulata proprio dagli industriali pisani di una soluzione rapida della velocizzazione della tratta mediante un aggiornamento della linea, un rinnovamento del materiale rotabile e l’aumento di slot dedicati a collegamenti diretti in coincidenza con l’alta velocità a partire dal ripristino della linea diretta”. A questo proposito, uno studio realizzato dagli ingegneri di UIP aveva messo in luce la possibilità di ridurre i tempi di percorrenza della tratta attraverso semplici ed economici correttivi.
L’Unione Industriale Pisana riafferma e sollecita quindi la necessità di intervenire nell’immediato: “C’è il rischio infatti – aggiunge la presidente Pacini – che questa importante novità positiva all’interno del contratto di programma tra Stato e RFI faccia perdere di vista l’urgenza di realizzare i primi obbiettivi a breve termine, che richiedono investimenti ragionevoli e interventi realizzabili sulla base di decisioni politiche”. “Questo – conclude – potrebbe essere un segnale positivo e di fiducia per le imprese in una fase così delicata della politica internazionale con gravi effetti sull’economia del nostro Paese”.