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Seta non violenta, bio-nylon e lana rigenerata dal distretto di Prato: l’economia circolare è “un modo per celebrare la sacralità della vita”, secondo Tiziano Guardini, designer vincitore del Green Carpet Award, noto per le creazioni di haute couture sostenibili, protagonista di una masterclass dedicata agli studenti di Istituto Modartech.
“Non abbiate paura di cambiare strada e di cercare nuove soluzioni”, dichiara Guardini, rivolto ai creativi di domani. “Per me l’ecosostenibilità – racconta – è la capacità di percepire la sacralità della vita. Significa tornare in armonia con la vita su questo pianeta in senso ampio. Produrre secondo riferimenti circolari è in linea con la natura: il mondo non ha concetto di scarto, lo abbiamo creato noi e non sta creando un accrescimento”.
Di qui l’ispirazione per creare tessuti innovativi e compatibili: nylon bio, realizzato da olio di ricino, cotone rigenerato, pellicce create con aghi di pino, lana rigenerata. “Il distretto del tessile pratese sta gettando le basi del futuro in questo ambito”, aggiunge Guardini.
Elementi già interiorizzati dalla sensibilità delle giovani generazioni. Ne sono un esempio le collezioni progettate e realizzate dagli studenti in Fashion Design di Istituto Modartech come progetto di tesi: upcycling per recuperare prodotti anziché crearli ex novo, materiali innovativi, bio e naturali, ma anche insoliti come il marmo di Carrara, inserito in accessori e scarpe. Fondamentale nel progetto creativo il dialogo con aziende del territorio e le esperienze sul campo inserite nel percorso di studi.
“Il mondo accademico può fare la differenza se fortemente legato all’impresa e viceversa. Questi due mondi – dichiara Alessandro Bertini, Direttore Istituto Modartech – devono fare sempre più squadra. Le collaborazioni con le aziende sono raddoppiate nell’ultimo anno nonostante un periodo molto complesso. Sono 160 le realtà che oggi ruotano intorno all’accademia, oltre 700 le aziende in Italia con cui interagiamo per progetti didattici, tirocini e inserimento occupazionale”.
“Le parole di Tiziano Guardini confermano un concetto per noi imprescindibile: l’importanza di non sentirsi mai arrivati. La crescita non si conclude mai. Come scuola continuiamo a investire sui laboratori, compresi quelli più tecnologici, dal 3D alle NFT e al gaming. Il digitale e il saper fare artigianale non sono antagonisti, ma si potenziano a vicenda in un modello di formazione all’avanguardia”, conclude Bertini.