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La protesta muscolare di allevatori ed agricoltori pisani in Piazza Fratelli Rosselli a Grosseto porta alla convocazione del direttore regionale dell’Ispettorato Repressione Frodi del Ministero dell’Agricoltura da parte della Prefettura per verificare eventuali pratiche sleali a danno delle imprese agricole, del tavolo regionale sul latte da parte del vice presidente della giunta, Stefania Saccardi e del via libero del Governo agli impianti di biogas. La manifestazione, che si era tenuta giovedì 17 febbraio tra Grosseto e Firenze, aveva radunato centinaia di imprenditori agricoli di tutta la regione. Le stalle pisane contribuiscono alla produzione regionale di latte fresco, destinato alla trasformazione e alla commercializzazione, con quasi 3 mila tonnellate di latte, quarta provincia toscana per importanza, ma in maniera molto inferiore rispetto ad un ventennio fa quando le stalle producevano quasi 5 mila tonnellate di latte all’anno.
Al centro della protesta, tra slogan e distribuzione di latte fresco ai passanti, il caro bollette che ha interessato materie prime ed energia e le speculazioni che strozzano le imprese agricole costrette in molti cari a vendere sotto costo, l’applicazione della legge contro le pratiche sleali voluta proprio da Coldiretti per garantire alle imprese una giusta remunerazione partendo dal costo di produzione e lo sblocco di importati finanziamenti del Pnrr sulle filiere e sulle energie rinnovabili, in particolare il fotovoltaico, che la principale organizzazione agricola, punta a sfruttare sui tetti di stalle e cascine per tagliare le bollette ed il biogas. “Ringraziamo i tanti allevatori ed agricoltori di Pisa arrivati insieme a noi a Grosseto per questa giornata di rivendicazioni e gli amministratori che hanno deciso di stare al nostro fianco. – commenta il Presidente Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi che alla guida di una delegazione ha incontrato il Prefetto di Grosseto per consegnargli una documento destinato al premier Draghi – La convocazione del direttore dell’Ispettorato Centrale Repressioni Frodi da parte della Prefettura è un primo passo per far rispettare la legge contro le pratiche sleali, legge che abbiamo fortemente voluto e ci tengo a precisarlo, che vieta la vendita sotto costo. Ai produttori deve essere riconosciuto il giusto prezzo che parte dai costi di produzione che l’impresa sostiene. Il sotto costo è una pratica vietata ma oggi questo non sta avvenendo. Le imprese agricole, e gli allevatori ne sono un triste esempio, producono in perdita. Non siamo qui a chiedere aiuti o sostegni ma il rispetto della legge”.
Il secondo risultato è la convocazione da parte del vice presidente Stefania Saccardi del tavolo sul latte che arriva di distanze di poche settimane dal primo “deludente” incontro con la grande distribuzione organizzata e la trasformazione. Il tavolo tornerà a riunirsi mercoledì 9 marzo alle ore 16.00 in videoconferenza. “La Gdo ed i trasformatori – conclude il Direttore di Coldiretti, Francesco Ciarrocchi – non possono girarsi dall’altra parte. Non si può aspettare oltre per fermare la speculazione in atto sul prezzo del latte alla stalla. A rischio c’è il futuro degli allevamenti vaccini. Quando una stalla chiude non riapre più con gravi ripercussioni su lavoro, paesaggio, ambiente”.