Nerini, “La “Patto civico” di Veronese, fa cadere l’ultima maschera politica”

“Nella campagna elettorale del 2018 era una marcata avversione alla politica delle vecchie giunte Fontanelli-Filippeschi a contrassegnarli come alternativi e a caratterizzarne l’azione a tal punto di ricevere consensi e adesioni anche di una destra moderata e dagli imprenditori massacrati dal sistema di poter imperante in cui però si sguazzava.

Poi alla resa dei conti la paura di cedere posizioni di comodo prese il sopravvento: l’apparentamento con Serfogli lasciò davvero tutti di stucco compresi molti della stessa lista che si sono sentiti traditi.

In questi anni ci si aspetta di più però dall’azione di una forza che davvero non si leggeva come un’opposizione … a partire dall’astensione sul primo bilancio del 2018.

Ma l’ inconsistenza della proposta politica è venuta fuori con l’appiattimento su temi estremisti e ideologici sviluppati dalla sinistra e sottolineati sempre dall’accordarne il voto.

Oggi con l’attacco diretto della Giunta Conti , forse ringalluzziti dalla sponsorizzazione di movimenti politici nazionali da percentuali sempre irrisorie, ma in grado sul territorio sempre di dettare la linea di una sinistra frastagliata e ancorata ai poteri forti, scopre le carte.

La scomposta ricerca di spazio fa sì che non ci renda conto che chi non ha progetti per Pisa è proprio Giani col PD e il suo assessore Baccelli che ha espresso tutta la sua inadeguatezza ammettendo pubblicamente in una nostra commissione che per la Costa non ci sarebbero investimenti ferroviari perché assorbiti dal passaggio dell’Alta Velocità su Firenze.

Conti e gli altri Sindaci non possono far altro che fare quadrato e tentare sinergicamente di farsi sentire in Regione, “patto del cacciucco” o meno e senza piagnistei.

Ma la balla più grossa è dire che non abbiamo inserito il progetto Tramvia Stazione-Cisanello nel PNRR quando tutti sanno che ha già ricevuto finanziamenti ben da prima ed ha altro sviluppo e che questo influirebbe su tutto il discorso delle infrastrutture per la Costa.

Invitano a fare squadra, ma poi continuano a sbagliare obbiettivi… stendiamo un velo pietoso.

Del resto anche non capire le ragioni del perché ci si ritiri dal dall’affare “Interporto” non depone a favore dell’acume politico messo in campo.”