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“Perché applicare il pedaggio esclusivamente nei confronti di una sola categoria produttiva vitale per l’economia del paese? Questo non possiamo accettarlo”. Non tarda ad arrivare il giro di vite di CNA FITA provinciale dopo l’incontro, avvenuto mercoledì scorso, del Comitato di vigilanza sulla FI-PI-LI al quale hanno partecipato il presidente della giunta regionale toscana Eugenio Giani, il sindaco metropolitano di Firenze Dario Nardella e il sindaco di Pisa Michele Conti. Durante questa tavola rotonda si è parlato, oltre che dei 33 milioni che andranno a migliorare la sicurezza di ponti e viadotti della Fipili e, più in generale, la manutenzione della strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno in attesa del subentro nella gestione da parte della società regionale, anche del nodo pedaggi.
“In questa occasione sarebbero emerse – interviene il presidente trasporto merci CNA Pisa, Roberto Calvani – dichiarazioni volte a introdurre eventuali pedaggi esclusivamente a carico degli autotrasportatori”.
Da qui l’alt di CNA FITA provinciale che, più volte in passato e a più riprese, ha chiesto incontri alla Regione senza ottenere risultati significativi. “Perché applicare il pedaggio esclusivamente nei confronti di una sola categoria produttiva vitale per l’economia del paese intero? – incalza Calvani -. I mezzi pesanti percorrono la superstrada non per convenienza ma per soddisfare le necessità degli insediamenti produttivi che nel corso degli anni si sono sviluppati lungo la SGC e che quotidianamente hanno bisogno di ricevere e spedire merce. Ciò si è reso maggiormente evidente durante i mesi critici dell’emergenza pandemica e del lockdown durante i quali i mezzi pesanti non si sono mai fermati e, proprio grazie a loro, è stato possibile rifornire e garantire la circolazione dei beni di prima necessità”. Forti perplessità da parte dell’associazione di categoria pisana anche in ordine a come potrebbe applicarsi in concreto il pedaggio ai soli mezzi pesanti se non attraverso un’addizionale, una tassa regionale pagata dai soli autotrasportatori toscani già vessati dal caro carburante e dalla carenza di autisti e autotrasportatori.
“La superstrada non viene utilizzata solo dai trasportatori toscani che, allo stato attuale, diventano i primi destinatari di un danno economico insostenibile con un conseguente aggravio delle loro condizioni già abbondantemente instabili – conclude CNA FITA provinciale -. Il forte nervosismo della nostra categoria già esasperato a causa del caro carburanti e della carenza di autisti viene maggiormente aggravato dalla possibilità di un pedaggio all’interno della nostra regione”.