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Il Comune di Pisa ospiterà nell’atrio di Palazzo Gambacorti, per tutto il mese di febbraio fino al 7 marzo, l’installazione realizzata dal Visual Computing Lab dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione del CNR dal titolo FlexMaps Pavilion. Si tratta di un’installazione che coniuga innovazione tecnologica e creatività artistica in una maniera totalmente nuova. Il FlexMaps Pavilion è una struttura in legno di tipo bending-active ottenuta tramite una tecnica rivoluzionaria di progettazione computazionale sviluppata al CNR che ha portato a numerose pubblicazioni ed è stata esposta nel 2021 alla 17 Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia all’interno di Padiglione Italia, curato da Alessandro Melis.
“È una grande soddisfazione ospitare nell’atrio del Comune – ha dichiarato l’assessore alla cultura Pierpaolo Magnani – questa bellissima opera che avevo già avuto modo di ammirare alla Biennale di architettura di Venezia e quando abbiamo avuto la possibilità di metterla a disposizione di tutta la cittadinanza, mi è sembrato un atto dovuto per far conoscere alla città le innovazioni tecnologiche e la creatività artistica che i ricercatori del Cnr sono riusciti a coniugare. Ringrazio il Laboratorio di Visual Computing e l’ISTI-Cnr per la disponibilità e lo spirito di sinergia dimostrate. Oltre che un’opera d’arte è un’opera di ingegneria, simbolica di una delle maggiori eccellenze che contraddistingue l’Italia: la capacità di coniugare bellezza con opere di ingegneria incredibili. La nostra città si distingue inoltre per le enormi potenzialità in campo di innovazione tecnologica e questa è un’occasione importante per dare valore al lavoro che svolgono a Pisa i tanti giovani ricercatori che qui vivono e si formano. Compito delle istituzioni è dare spazio, opportunità e investire sulle nostre eccellenze perché possano creare le loro opere qui, anche beneficio della nostra collettività.”
“La struttura, progettata all’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione del Cnr (Cnr-Isti) mostra come, grazie al geometry processing sia possibile creare sinergie tra diverse discipline come l’architettura, la progettazione strutturale e la fabbricazione digitale. La forma e i dettagli della struttura sono infatti il prodotto di un processo automatico di ottimizzazione geometrico-matematica sviluppato nel Laboratorio di Visual Computing – ha spiegato il direttore del Laboratorio, Paolo Cignoni -.Le componenti dell’installazione architettonica-artistica sono realizzate fresando tramite delle macchine a controllo numerico dei pannelli in legno compensato con delle strutture a spirale, che consentono di controllare puntualmente la flessibilità degli stessi. Le spirali presenti sui pannelli non sono tutte uguali, ma la loro forma è determinata da un algoritmo di computational design che ottimizza la geometria di ciascuna spirale. Una volta piegati e assemblati, l’insieme dei pannelli si concretizza in una struttura con la forma desiderata. In particolare, è la specifica distribuzione delle tensioni interne alle spirali che consente alla struttura di riprodurre una specifica forma.
“Siamo molto felici di presentare il lavoro dei nostri ricercatori – ha dichiarato il direttore dell’ISTI-CNR Roberto Scopigno – che rappresenta uno dei tanti bellissimi risultati di ricerca che produce l’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione del CNR. Il lavoro dei ricercatori si è rilevato un progetto molto apprezzato a livello nazionale e internazionale, ma ci fa davvero piacere poterlo esporre qui a Pisa, perché molto spesso noi che ci occupiamo di ricerca siamo noti all’estero ma siamo sconosciuti qui in città. Sarebbe un obiettivo importante da raggiungere quello di rendere il frutto del nostro lavoro visibile alla città di Pisa.”
Il metodo di base con il quale è stato realizzato il FlexMaps Pavilion è stato inizialmente concepito per riprodurre oggetti a piccola scala utilizzando pannelli realizzati in stampa 3D, ed è stato testato su una varietà di forme. La realizzazione di un padiglione in legno dimostra che la stessa metodologia può essere impiegata per applicazioni a scala architettonica. Questo metodo può essere utilizzato per innovative soluzioni architettoniche come ad esempio coperture e facciate di varia forma, oppure in generale per realizzare degli oggetti tridimensionali a forma complessa in modo economico poiché costituite unicamente da elementi piani.
Luigi Malomo, che ha coordinato le fasi di ottimizzazioni matematica che hanno portato alla forma delle spirali, nota che: “Il Flexmaps Pavilion è una struttura innovativa che dimostra come sia possibile utilizzare la geometria per variare le caratteristiche meccaniche delle strutture”.
Francesco Laccone, che ha curato la progettazione architettonica e strutturale del padiglione ricorda che “Il FlexMaps Pavilion è un’opera unica nel suo genere e un punto di sintesi di diverse innovazioni, provenienti da varie discipline: progettazione architettonica e strutturale, computer graphics e digital fabrication. La forma che proponiamo, a nastro ritorto, in cui esterno e interno si scambiano vicendevolmente, è provocatoria e dimostra che si possono ottenere architetture innovative e sostenibilità di processo grazie ad approcci multidisciplinari che includono aspetti progettuali e di fabbricazione”.
Gli altri ricercatori del Cnr-Isti che hanno contribuito al FlexMaps Pavillon sono Nico Pietroni, Alessandro Muntoni, Federico Ponchio, Marco Callieri.