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Portare in Toscana la sua esperienza internazionale per aiutare le imprese agricole della regione a vincere le sfide lanciate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e completare il passaggio all’agricoltura 4.0. Con questi obiettivi si è insediato nei giorni scorsi, il nuovo direttore generale di Confagricoltura Toscana, Alessandro Marchionne.
“Sono voluto tornare a lavorare in Toscana – spiega Marchionne – perché credo che possa essere una regione protagonista del rilancio post-pandemia. Non tutti i territori hanno questa varietà di colture, una grande ricchezza che può e deve continuare a coniugarsi con la spinta all’innovazione”.
Marchionne ha alle spalle quasi 30 anni di esperienza nella conduzione di aziende alimentari, vitivinicole e agricole tra le più importanti d’Italia. Come Genagricola del gruppo Generali, 14.000 ettari e 24 aziende al suo interno, di cui dal 2014 è amministratore delegato e direttore generale. Dopo aver ricoperto le stesse cariche in Agricola San Felice del gruppo Allianz e, in precedenza, come direttore vendite e responsabile Marketing di Galbani.
“Il Pnrr – dice il nuovo direttore di Confagricoltura Toscana – rappresenta un’opportunità unica per far diventare realtà l’agricoltura 4.0 in tutti gli angoli della regione. In questo senso i miei principali obiettivi sono due: da una parte rendere Confagricoltura sempre più vicina agli agricoltori e agli associati, dall’altra incentivare la formazione interna all’associazione in modo da arrivare ad offrire servizi sempre più qualificati, primo tra tutti l’orientamento alle nostre imprese. Senza dimenticare naturalmente la centralità dei rapporti istituzionali”.
“La nuova sfida – conclude – è far crescere le nostre aziende, modernizzandole nei sistemi di gestione e colturali dove il concetto di sostenibilità e di prodotti genuini e attenti all’ambiente sarà un must per differenziarsi e posizionarsi verso l’alto rispetto alla concorrenza mondiale. Per noi fondamentale è essere più vicini possibile alle organizzazioni provinciali di Confagricoltura, che possono essere le vere protagoniste del cambiamento rendendo la Toscana un modello organizzativo del settore”.
“Siamo molto felici di accogliere un professionista altamente qualificato, che ha lavorato per imprese importantissime. Alessandro Marchionne rappresenta per noi una ventata d’aria fresca, che ci auguriamo porti con sé un rinnovamento strutturale e ancora più energie per raggiungere i nostri obiettivi – commenta Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana –. In più Alessandro è fiorentino, è cresciuto e ha studiato a Firenze, pertanto è radicato sul territorio e questo non può che essere un altro elemento di soddisfazione, che va ad aggiungersi alle sue conoscenze altissime nel settore vitivinicolo e alimentare-agricolo. Infine, vorrei ringraziare Marco Mentessi per il lavoro svolto in questi anni nel ruolo di direttore generale”.