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Stefano Carniani, ricercatore della Scuola Normale del Gruppo di Cosmologia e Astrofisica coordinato dal professor Andrea Ferrara, ha vinto un ERC Starting Grant, uno dei più competitivi premi europei destinati a giovani ricercatori e ricercatrici, grazie al progetto scientifico “WINGS” (WINds in GalaxieS)”, con un finanziamento di circa 1.200.000 euro.
Il progetto intende studiare i getti di gas e polvere generati dall’energia rilasciata dai buchi neri supermassicci al centro delle galassie, generalmente chiamati venti galattici.
A tale scopo saranno utilizzati i dati ottenuti da differenti programmi osservativi condotti con i più avanzati telescopi oggi disponibili, come il James Webb Space Telescope lanciato in orbita lo scorso 25 dicembre con una collaborazione internazionale di NASA, Agenzia Spaziale Europea (ESA) e Agenzia spaziale canadese (CSA) e al cui programma di osservazione partecipa anche la Scuola Normale.
I venti galattici prodotti da buchi neri supermassicci possono raggiungere velocità talmente alte (oltre 1000 km/s ovvero circa 4 milioni di kilometri all’ora) da disperdere il gas e la polvere su scale molto più grandi di quelle della galassia stessa. Negli ultimi anni, vari modelli teorici e simulazioni cosmologiche hanno sottolineato che tali flussi di materia giocano un ruolo fondamentale nel processo evolutivo della galassia ospite e dello stesso buco nero massiccio che li ha generati. Ciononostante, l’importanza di questi fenomeni da un punto di visto sperimentale/osservativo è ancora da scoprire.
Con il progetto WINGS sarà chiarito l’impatto che i venti galattici prodotti dal processo di accrescimento dei buchi neri supermassicci ha sulla formazione delle galassie per una migliore compressione dei meccanismi che determinano l’evoluzione dell’universo.
Carniani è uno dei 397 giovani ricercatori, di cui 58 italiani, che hanno vinto questa tornata di ERC Starting Grant, e che nell’arco di 5 anni completeranno il proprio progetto di ricerca all’interno dell’istituzione ospitante, in questo caso la Scuola Normale Superiore. Il gruppo di lavoro che sarà costituito prevede 5 ricercatori.