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Sviluppo economico del territorio: rinnovata la convenzione quadro tra Scuola Superiore Sant’Anna e Unione Industriale Pisana (UIP)

Collaborazione per attività di formazione, ricerca e trasferimento tecnologico, con l’intento di contribuire allo sviluppo economico di Pisa e della sua provincia: si è rinnovata la convenzione quadro tra la Scuola Superiore Sant’Anna e l’Unione Industriale Pisana (UIP), articolazione provinciale di Confindustria, appena sottoscritta dalla rettrice Sabina Nuti e dalla presidente Patrizia Alma Pacini. I contenuti dell’accordo sono stati presentati dalle firmatarie, insieme ad Andrea Madonna, delegato per i rapporti con l’Università dell’Unione Industriale pisana (UIP). Sono stati individuati anche i referenti per sovrintendere alla sua attuazione: il ricercatore in diritto costituzionale Luca Gori per la Scuola Superiore Sant’Anna e il direttore Carlo Frighetto per l’Unione Industriale Pisana.

  La nuova convenzione quadro, per le attività formative, prevede “uno scambio di competenze e di esperienze”. La Scuola Superiore Sant’Anna può infatti proporre alle imprenditrici e agli imprenditori dell’Unione Industriale Pisana nonché ai loro dipendenti la partecipazione a corsi di alta formazione, convegni, conferenze, seminari, con particolare attenzione a quelli che affrontano temi legati allo sviluppo della competitività e all’introduzione di tecnologie innovative. L’UIP può mettere a disposizione esperienze e testimonianze degli associati, da utilizzare per contribuire ad attività formative e progetti di ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna. La convenzione quadro offre inoltre la possibilità alle allieve e agli allievi della Scuola Superiore Sant’Anna di svolgere stage e tirocini presso aziende e imprese associate, in modo da rendere ancora più completo e “spendibile” il bagaglio di conoscenze e di competenze acquisite.  

  Sul fronte della ricerca, la collaborazione si sostanzia nella partecipazione a progetti, da condurre anche in maniera congiunta; per il trasferimento tecnologico la convenzione tra Scuola Superiore Sant’Anna e l’UIP prevede la condivisione di conoscenze tecniche e scientifiche a beneficio delle imprese associate. Professori e ricercatori possono anche tenere docenze in occasione id corsi di aggiornamento e di approfondimento organizzati dall’UIP. In questo modo la Scuola Superiore Sant’Anna può contribuire a generare un impatto positivo sul tessuto economico e produttivo di Pisa e della sua provincia, in linea con il suo Piano di orientamento strategico.

  “Con la convenzione quadro appena rinnovata – commenta la rettrice Sabina Nuti – la Scuola Superiore Sant’Anna compie un altro passo per fare la differenza e lasciare il segno per migliorare la società e il sistema economico, con il nostro contributo. Consolidiamo la nostra capacità di produrre valore a beneficio della collettività, agendo come volano di sviluppo sociale ed economico, culturale e tecnologico, attraverso le attività condivise con aziende e imprese che fanno parte dell’Unione Industriale Pisana. Vogliamo rendere la nostra formazione sempre più aderente alle figure richieste dal mercato del lavoro, con vantaggi per le nostre allieve e per i nostri allievi. La Scuola Superiore Sant’Anna si propone – conclude Sabina Nuti – di portare soluzioni concrete e innovative su temi chiave per lo sviluppo e per la competitività del territorio, offrendo punti di vista innovativi su temi di carattere etico, economico, giuridico, manageriale, tecnologico”.

  “Il nostro territorio è un concentrato unico per la qualità e quantità formativa. La Scuola Superiore Sant’Anna è una eccellenza a livello mondiale sia per la ricerca sia per la qualità degli studenti laureati, e le nostre aziende hanno sempre più bisogno di persone qualificate e di ricerca – commenta la presidente dell’Unione Industriale Patrizia Alma Pacini -. La convenzione ha lo scopo di far permeare sempre di più queste conoscenze sul nostro territorio, così da arricchire il tessuto e generare un ciclo virtuoso tra aziende e università come un unico sistema e non più ‘mondi’ separati”.